Carburanti, la Guardia di Finanza conferma le violazioni dei benzinai alle discipline dei prezzi

aprilia

A gennaio 2023 sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero. Ad affermarlo è il colonnello Alberto Nastasia, capo ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di Finanza, nel corso della sua audizione in Commissione Attività Produttive della Camera. I controlli eseguiti dai reparti del corpo, spiega, “interessavano l’intera filiera di approvvigionamento e indirizzati anche a contrastare gli illeciti e le frodi connessi all’evasione di accise e iva sui carburanti”.

Su 2.500 interventi, accertate quasi mille violazioni

Alla luce delle direttive impartite dall’autorità di governo, in data 10 gennaio 2023, infatti, ricorda Nastasia, “disposta un’ulteriore intensificazione dell’azione di controllo sui prezzi del carburante mediante un piano d’interventi, ancora in corso. Piano mirato nei confronti di vari soggetti. Gli inottemperanti all’obbligo di comunicazione al Mimit della variazione dei prezzi praticati a partire dal 1° gennaio 2023. Gli inadempienti cronici, ossia che non provvedono sistematicamente agli obblighi in rassegna. E coloro che hanno comunicato prezzi significativamente superiori rispetto al valore medio di riferimento”.

“Nel corso del 2022, i reparti del corpo hanno eseguito 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti, contestando 2.809 violazioni alla relativa disciplina. In particolare, 717 sono relative alla mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 2.092 afferiscono a violazioni agli obblighi di comunicazione”.

Il Codacons: la Guardia di Finanza conferma i nostri timori sui carburanti

“I dati della Guardia di Finanza sui controlli presso le pompe di benzina e alle violazioni riscontrate in tema di prezzi, confermano le denunce avanzate dal Codacons nelle ultime settimane”. Così l’associazione dei consumatori commentando i numeri delle Fiamme Gialle. “Le violazioni sul fronte dell’esposizione dei prezzi al pubblico, le irregolarità e l’omessa comunicazione dei listini al ministero proseguono indisturbate – dice il presidente Carlo Rienzi –.

Una situazione grave che conferma tutte le nostre denunce circa le anomalie dei prezzi e i comportamenti scorretti a danno dei consumatori”. “Ma soprattutto – conclude Rienzi – i numeri della Guardia di Finanza accertano come sia indispensabile garantire agli automobilisti maggiore trasparenza in fatto di prezzi alla pompa, e come serva incrementare le sanzioni verso i benzinai scorretti perché quelle attualmente in vigore fanno il solletico ai gestori e non rappresentano un adeguato deterrente”.