Carceri, sommossa sfiorata all’istituto minorile di Palermo “Malaspina”

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Prosegue l’emergenza nelle carceri italiane. “Altissima tensione e sommossa sfiorata, nel giorno di Santo Stefano, nel carcere minorile Malaspina di Palermo”. Lo denuncia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). “Nel pomeriggio un gruppo di detenuti nordafricani e arabi – dice il segretario locale, Paolo La Corte – si è reso protagonista di più atteggiamenti aggressivi verso il personale di Polizia penitenziaria, pretendendo tabacco e giochi da tavolo, minacciando gli agenti, dicendo di essere vittime di razzismo (calunnia assolutamente falsa e ignobile) e dando fuoco a suppellettili varie”.

Altissima tensione al minorile di Palermo

Secondo quanto ricostruito dal Sappe i detenuti si sarebbero barricati anche nel corridoio, pretendendo di fare socialità tutti insieme in un solo locale, “a grande discapito della sicurezza”. “Ben poco ha potuto fare l’opera di mediazione degli agenti di Polizia penitenziaria che, seppur in poche unità, hanno saputo fronteggiare la tensione che montava sempre più – prosegue La Corte -. L’intervento di un ispettore, d’intesa con il direttore che ha autorizzato di dare ai detenuti buste di tabacco, ha calmato un po’ le acque, ma la realtà è che c’è un fuoco che soffia sotto la cenere”.

Ora i detenuti minacciano di sfasciare le carceri se non sono accontentati

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe “ormai siamo alla follia”. “Adesso siamo arrivati al punto che i detenuti minacciano di sfasciare letteralmente le carceri se non vengono assecondate le loro richieste, specie quando sono assurde e senza senso come avvenuto al Malaspina”, dice, ricordando “il duro e difficile lavoro del poliziotto penitenziario, svolto da donne e uomini che pressoché quotidianamente hanno a che fare con detenuti che mettono a repentaglio l’ordine e la sicurezza della sezione detentiva”.