Carlo Mattia e Valeria: due morti assurde e allarmanti per la Sanità del Lazio

Carlo Mattia, Valeria Fioravanti

Non è un caso se Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla Regione Lazio, ha posto tra le priorità del suo programma la Sanità. Le cronache forniscono purtroppo in queste ore una triste conferma. Come nel caso della straziante morte del piccolo Carlo Mattia, il neonato soffocato dal corpo della mamma all’Ospedale Pertini.

Secondo alcuni quotidiani romani, la donna avrebbe chiesto aiuto per tre notti di seguito al personale del reparto di Ostetricia e ginecologia, senza ottenere risposta. Una versione che troverebbe conferma dalle sue compagne di stanza, anch’esse “lasciate sole con i neonati”.

La morte di Carlo Mattia al Pertini sulla scrivania dell’assessore D’Amato

Accuse che la Asl 2 ha respinto al mittente definendo invece il Pertini “un punto di riferimento per la città di Roma e in particolare per la ginecologia e l’ostetricia”. Sulla morte di Carlo Mattia, indaga la Procura di Roma: parallelamente, il ministero della Salute ha chiesto una relazione dettagliata alla Regione Lazio. Relazione che passerà sul tavolo dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che in questa campagna elettorale si vanta di aver portato la Sanità regionale a livelli d’eccellenza.

La tragedia di Valeria, 27 anni, respinta da 4 ospedali

A rispondergli, più di ogni statistica, sono le cronache quotidiane: appena una settimana fa si sono svolti i funerali di Valeria Fioravanti, la 27enne morta per una meningite batterica il 10 gennaio scorso, dopo essersi rivolta a quattro diversi ospedali della Capitale, nell’arco di quindici giorni, senza che nessuno si rendesse conto della malattia fino a quando non era ormai troppo tardi. Ma senza arrivare al clamoroso caso di mala sanità, è nell’ordinaria amministrazione che emerge la criticità della situazione.

A Viterbo l’Ospedale Belcolle è al collasso

Molti ospedali, non solo a Roma, versano infatti in condizioni critiche. Prendete l’ospedale Belcolle di Viterbo. «È al collasso e rappresenta l’incapacità amministrativa della giunta di sinistra sostenuta dai 5 Stelle e dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato che oggi ha la faccia di bronzo di candidarsi a governatore», dice Elisa Cepparotti, candidata della Lega al Consiglio regionale del Lazio.

«La situazione del Belcolle e della sanità a Viterbo e provincia è sotto gli occhi di tutti: liste d’attesa chilometriche, ospedali di prossimità annientati e che causano congestioni al principale nosocomio del territorio, mancanza di beni di prima necessità, blocco barelle all’ordine del giorno, personale stremato e con contratti precari. Tutto questo rappresenta il risultato della cattiva politica e della pessima amministrazione di Zingaretti e D’Amato. I cittadini del Lazio meritano molto di più. La politica deve tornare a dare risposte e deve ripartire dalle esigenze delle persone».

Per evitare che si ripetano tragedie come quelle di Carlo Mattia e di Valeria.