Carlo Taormina a testa bassa contro il CSM. Li denuncio alla Procura di Roma (video)

L’avvocato Carlo Taormina è partito in quarta contro le beghe che in queste settimane stanno coinvolgendo il Consiglio Superiore della Magistratura. Veleni, intercettazioni e giochi di potere. Che gettano una luce sinistra sul massimo organo rappresentativo e di autogoverno della Giustizia italiana. La punta dell’iceberg sono ovviamente le dichiarazioni dell’ex Consigliere del CSM e presidente dell’Associazione Nazionale  Magistrati Luca Palamara. Contenute in chat private certo. Ma che hanno fatto grande scalpore. Perché dirette senza mezzi termini contro il leader della Lega Matteo Salvini. Salvini sull’immigrazione ha ragione ma dobbiamo attaccarlo, avrebbe sostenuto Palamara. Riflessioni condite anche da un insulto. E per le quali sono poi arrivate le scuse del Magistrato in diretta da Giletti su La7. E il politico italiano in vista del processo a suo carico per sequestro di persona per i noti fatti della Gregoretti ha scritto al Presidente Mattarella. Chiedendo imparzialità dei Magistrati e garanzie. Su un uso corretto e non strumentale della giustizia. Ma i veleni ai vertici del sistema giudiziario italiano non finiscono qui. Perché un grande terremoto c’era già stato qualche mese fa. Con accuse di corruzioni e regali per garantire il peso delle correnti nella stessa scelta dei componenti togati del CSM. Insomma il governo della giustizia è una vera e propria polveriera, e l’Avvocato Carlo Taormina non intende restare in silenzio. Con un atto fortissimo. Perché vuole presentare una denuncia direttamente alla Procura di Roma. Accusando addirittura alcuni componenti del CSM di associazione a delinquere.

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Carlo Taormina, la giustizia è marcia. Denuncio una associazione a delinquere per gestire i processi 

La giustizia italiana è marcia. Questo sostiene l’Avvocato Carlo Taormina in un video diffuso sul suo profilo Facebook. Nel quale il noto penalista romano propone una lettura molto forte dei fatti di queste settimane. Interpretazione che riportiamo testualmente. Perché in questo caso le parole hanno un peso che le fa assomigliare a dei macigni. “Le intercettazioni telefoniche hanno dimostrato che il malaffare governava tutto il Consiglio superiore da molto tempo, forse da sempre” ha dichiarato Taormina. “Ed è stata data inoltre prova dei reati commessi in termini di abuso di ufficio, di favoritismi e di corruzione”. Però mi pare che nessuno si muova. Si tratta di una situazione intollerabile. “E allora sto preparando una denuncia da presentare alla Procura di Roma perché ritengo che si sia verificata una vera e propria associazione per delinquere”, ha proseguito l’Avvocato nel suo video messaggio. “Finalizzata al compimento di reati contro la Pubblica amministrazione e contro la giustizia. Per il modo in cui si è operato per nominare Procuratori della Repubblica e Presidenti  di Tribunale per gestire i processi a piacimento. Credo che siano una serie di reati a cui quella associazione era finalizzata”. Parole gravissime quelle di Carlo Taormina, e vedremo se la sua denuncia contribuirà ad agitare ancora di più le acque. O a fare finalmente un po’ di chiarezza. Certamente, in un momento così difficile per la vita politica e sociale italiana il nodo della Giustizia è un problema in più da risolvere. Per la credibilità dello Stato e delle Istituzioni, che rischia di scivolare sempre più in basso.