Caro-carburanti, denuncia al ministero dell’Economia: possibile che nessuno riesca a fermare i prezzi?

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Il Codacons. coordinamento per la difesa degli utenti e dei consumatori, presenta oggi una denuncia nei confronti del ministero dell’Economia e delle finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio ai danni dei consumatori, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana. Lo si legge in una nota dell’associazione, che torna ad attaccare sul caro-carburanti.

Siamo al sedicesimo aumento consecutivo dei carburanti

“Dopo il sedicesimo aumento di seguito del costo dei carburanti, che l’esecutivo a quanto pare non giudica allarmante, considerandolo al netto delle accise”, afferma il Codacons, “è davvero incredibile assistere alla scena di un governo che si prende meriti che non esistono e arriva a fare i conti senza le accise, nel goffo tentativo di convincere i cittadini che la situazione è sotto controllo. Tutto questo mentre gli italiani, ormai rassegnati al salasso, si ritrovano dissanguati alla pompa di benzina”.

Le famiglie non pagano il prezzo depurato dalle accise ma quello reale

“Qualcuno deve ricordare al ministro e al governo che le famiglie non pagano il prezzo depurato dalle accise ma quello reale: devono sopportare un prezzo medio di 2 euro al litro, quasi 3 euro nelle peggiori delle ipotesi, senza che nessuno finora sia stato capace di fermare l’arrampicata dei prezzi”, prosegue l’associazione. “L’incoerenza, insomma, regna sovrana: se per il governo la colpa è delle accise, ora la promessa di cancellarle, fatta in abbondanza negli anni passati da diversi esponenti del governo attuale, è sparita nel nulla. Un circo dell’assurdo di cui fanno le spese, al solito, gli italiani”.