Cartelle esattoriali, Salvini denuncia: “Chiediamo la pace fiscale, ma la sinistra si oppone”

cartelle esattoriali

“Bloccare, rottamare, rateizzare cartelle esattoriali impossibili da pagare sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di italiani che, dopo pandemia e guerra, rischiano di perdere tutto. Incredibile che la sinistra si opponga a una rinnovata e doverosa Pace Fiscale”. Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

Per pagare le somme dovute agli enti impositori, Entrate, Comuni, Inps e altri, si torna alla normalità. A partire dalle cartelle notificate dall’agente della Riscossione da oggi, venerdì 1° aprile 2022, i pagamenti si dovranno effettuare entro 60 giorni dalla notifica. La ripresa della notifica e della riscossione sta avvenendo in tempi diversi, dopo la sospensione dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, disposta a seguito dell’emergenza Covid, per l’attività di notifica di nuove cartelle, avvisi e di tutti gli altri atti di competenza dell’agenzia delle Entrate-Riscossione.

La situazione delle cartelle esattoriali

Non è un mistero che da più parti sia stata avanzata l’ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, una versione “quater” dopo quelle già sperimentate dal 2016 in avanti. Ma, come riporta il Sole 24 ore, «la situazione normativa è più complessa e potrebbe richiedere altri correttivi in corsa. Già dallo scorso 1° gennaio sono tornate in vigore le regole ordinarie per le dilazioni: perciò, il debitore può chiedere di pagare in 72 rate senza dover provare lo stato di difficoltà economica solo fino a 60mila euro di debito (e non più 100mila) e decade se salta cinque rate (e non più dieci). Finora il problema delle rateazioni non è ancora esploso, perché tutti hanno avuto 180 giorni di tempo per pagare, ma questo termine extra large varrà solo per le cartelle notificate entro il 31 marzo. Per quelle consegnate dal 1° aprile – salvo proroghe – si tornerà a dover pagare entro 60 giorni».