Casa di Montecarlo: i pm chiedono 8 anni per Fini e 9 per la Tulliani

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Ad “appena” 14 anni dallo scandalo, la casa di Montecarlo dell’ex leader di An, Gianfranco Fini sta per avere il suo epilogo in tribunale con la prima sentenza.

I pm della procura di Roma hanno infatti chiesto una condanna a 8 anni per l’ex presidente della Camera, 9 anni per Elisabetta Tulliani, 10 anni per il fratello Giancarlo Tulliani e 5 anni per il padre Sergio Tulliani per l’accusa di riciclaggio nel processo che vede al centro la vendita della casa di Montecarlo.

L’abitazione, di 45 mq, era stata lasciata in eredità dalla nobildonna Annamaria Colleoni ad Alleanza nazionale e sarebbe poi stata acquistata, secondo quanto ha ricostruito l’accusa, da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore. Secondo le ricostruzioni l’operazione fu effettuata nel 2008 per poco più di 300mila euro e la successiva vendita dell’immobile nel 2015 fruttò un milione e 360mila dollari. Prossima udienza il 18 aprile quando potrebbe arrivare la sentenza.

Gianfranco Fini, intercettato dai giornalisti prima di entrare in aula nell’udienza odierna ha dichiarato: “Era scontato che la pubblica accusa chiedesse la condanna, continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi”. Elisabetta Tulliani, compagna di Fini, in aula ha fornito una sua versione dei fatti che scagiona l’ex presidente della Camera: “Ho il dovere di confessare le mie responsabilità: ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo, non ho mai detto a Fini la provenienza del denaro che ero convinta fosse di mio fratello. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita”.