Casa di riposo si Lanuvio, lo strazio dei parenti: “Non ci hanno avvertiti”

lanuvio (2)

Contenuti dell'articolo

Tragedia di Lanuvio, l’ira dei parenti. “Sono sette i pazienti ricoverati tutti in codice rosso a seguito della tragedia presso la casa di riposo Villa Diamanti di Lanuvio e tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio. Quattro sono ricoverati presso l’ospedale dei Castelli E.G. (ospite uomo), G.N (ospite donna), M.C. (operatore socio assistenziale uomo) e I.P. (operatrice socio assistenziale donna). Per questi ultimi due sono in corso i trasferimenti presso il Policlinico Umberto I. Due sono ricoverati presso il Policlinico di Tor Vergata C.G. (ospite uomo), G.N. (ospite donna). E’ ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina O.M (ospite uomo). I cinque decessi sono tutti ospiti anziani della casa di riposo tra gli 80 e 99 anni”. Lo comunica l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.

Malfunzionamenti dell’impianto termico

“La prima telefonata è giunta stamani dalla proprietaria della struttura alle ore 9.20 al NUE 112 (Numero unico per le emergenze) ed i soccorsi sono stati immediati. La casa di riposo non rientra in alcun modo tra le strutture del Servizio sanitario regionale ed è stata autorizzata all’attività un paio di anni fa dal Comune”, precisa l’Unità di crisi. Quanto alla causa, alti valori di concentrazione di monossido di carbonio sono stati trovati dai vigili del fuoco verso l’alto, quindi al piano superiore dei due della casa di riposo di Lanuvio. Prende corpo, dunque, l’ipotesi del malfunzionamento dell’impianto termico all’origine della morte di cinque anziani e della perdita di coscienza di altri cinque e di due operatori, ricoverati in ospedale.

“Vogliamo solo sapere se sono vivi o morti”

Ed esplode l’ira dei parenti. “Mamma dov’è, voglio solo sapere se c’è ancora”. E’ un viavai di parenti, figli, nipoti, davanti alla casa di riposo Villa dei diamanti. “Mamma prima era in un’altra casa di riposo, è qui da tre anni . Cosa è successo? A che ora? La titolare Sabrina lo sa? Chiamavo lei, volevo sapere come sta. Vogliamo solo sapere le nostre madri sono vive o morte”. Sono le richieste strazianti di uomini e donne corsi davanti alla casa di riposo, appena appresa la notizia della morte di alcuni ospiti, stroncati da una fuga di monossido di carbonio. Non conoscono le condizioni dei loro genitori in cura qui, non sanno nemmeno dove siano stati ricoverati, se ancora vivi. Una donna scoppia in un pianto disperato, cedendo alle rassicurazioni dei carabinieri sul posto, anche loro incapaci di dare notizie certe.

I parenti accorsi a Lanuvio davanti alla struttura

“Stavamo pranzando in famiglia e abbiamo saputo della notizia al telegiornale. Danno per certa la notizia che gli anziani ospiti qui fossero tutti positivi mentre noi figli ancora aspettiamo di sapere l’esito del tampone? E’ normale?”. E’ lo sfogo di una donna arrivata insieme ai due figli davanti alla casa di riposo Villa dei diamanti di Lanuvio dove cinque anziani sono morti e altrettanti sono ricoverati in ospedale insieme a due operatori per intossicazione da monossido. Altri dicono di aver telefonato alla casa di riposo ma che nessuno ha rsposto.

Cordoglio della Lega alla Regione Lazio

“Cordoglio e vicinanza per la tragedia avvenuta nella notte in una residenza sanitaria assistenziale a Lanuvio. L’incuria del presidente Zingaretti, attento più alle dinamiche nazionali che al territorio in cui è stato eletto, si traduce in un bilancio di cinque morti e sette in gravi condizioni. Un dramma che coinvolge le persone più fragili e che ci pone più di una riflessione sulle attenzioni da dedicare a questi luoghi”. Così in una nota Laura Corrotti, consigliere della Lega alla Regione Lazio.