Casal Palocco, è polemica per 64 pini da abbattere: “ambientalisti” social contro residenti (e agronomi)

pini

“I 20mila abitanti del quartiere sono tutti dell’idea che le strade vadano rifatte, anche pagando il sacrificio di qualche pianta”. A parlare all’Adnkronos è Fabio Pulidori, presidente del Consorzio di Casal Palocco, in questi giorni sotto attacco da alcuni esponenti di un movimento nato sui social per scongiurare il taglio dei pini già iniziato nel vicino Infernetto e previsto nel consorzio in previsione degli interventi di asfaltatura. “I cittadini vogliono le strade, prima dei pini – chiarisce Pulidori -. E dieci persone di una associazione non possono mettere in discussione scelte importanti per la viabilità e la vivibilità del quartiere”. “I 1600 pini di Casal Palocco – precisa – sono stati tutti salvati dal Consorzio dalla cocciniglia, a differenza di quanto accaduto nelle zone limitrofe, dove gli alberi sono tutti massacrati.

Probabile che le piante collassino al primo temporale

Abbiamo il massimo rispetto per le piante; abbiamo chiesto all’agronomo di fare una valutazione del loro stato, emerso il rischio che, al momento di grattare il massetto, le radici grattate non possano più a quel punto garantire la stabilità della pianta. Siccome alcune di queste si trovano sul ciglio della strada, al primo temporale collasseranno e cadranno sulla testa dei malcapitati creando problemi ai cittadini e all’amministrazione che pagherà le conseguenze penali e civili. Ci troviamo con le strade disastrate dalle radici. Parliamo di arterie di proprietà del Comune, così come i pini. Ritrattando il capitolato per rifare le strade, in particolare del due principali di Casal Palocco aperte a pubblico transito e utilizzate come comunicazioni tra i quartieri limitrofi, abbiamo toccato il problema: se non verranno aggiustate verranno chiuse e noi rimarremmo prigionieri nel quartiere”.

Sono 64 i pini da abbattere

Nessuno, nel X Municipio soprattutto, ha dimenticato il tragico destino toccato dieci anni fa – quando il problema della cocciniglia era ancora lontano – a Gianni Danieli, travolto e ucciso da un pino crollato sulla Cristoforo Colombo in sella al suo scooter. “Alcuni di questi pini non godono di ottima salute. Oltretutto il Municipio va a spendere 4,5 milioni e mezzo di soldi pubblici per rifare le strade col rischio che tra due anni le strade debbano essere di nuovo rifatte e un importo simile non lo stanzierà di nuovo nessuno. I 64 pini identificati da una perizia dell’agronomo sul territorio di Casal Palocco, sul ciglio delle strade – ribadisce Pulidori – vanno abbattuti perché a rischio crollo.

I pini sostituiti con alberi ad alto fusto

Le associazioni ambientaliste si sono messe di traverso perché vogliono le nozze coi fichi secchi, strade rifatte mantenendo i pini. Oltretutto non parliamo di abbattimento ma di sostituzione: il Municipio ha presentato al dipartimento Tutela e Ambiente la richiesta per la sostituzione di 64 piante, è arrivato l’ok anche dalla Soprintendenza capitolina e i pini dovranno essere sostituiti con alberi ad alto fusto. Al Municipio ho anzi proposto di metterne altri 64, in un rapporto 1 a 2 così da venire incontro alle dimensioni sproporzionate tra alberi vecchi di 60 anni e alberi giovani sicuramente più piccoli”.

(di Silvia Mancinelli)