CasaPound manifesta a Roma contro il divieto: “Oggi colpiscono noi, domani a chi toccherà?” (2 video)

casapound 28 maggio (2)


CasaPound non ci sta all’ingiustificato divieto della sua legittima manifestazione e fa un sit-in e un comizio davanti alla storica sede di via Napoleone III, tra la stazione Termini e piazza Vittorio. Il divieto, che ci ha riportati direttamente agli anni di piombo. appare francamente immotivato. La scusa sono le svariate pressioni politiche effettuate dalla solita sinistra, Pd in testa, che ha organizzato la solita grancassa contro chi non la pensa come loro. La deriva è molto pericolosa. E’ bastato che la sinistra organizzasse un’altra manifestazione nei pressi, organizzata dopo, perché CasaPound fosse fermata. Tutti dovrebbero avere il diritto di manifestare, anche quando di protesta contro il governo. Ma da molti mesi a questa parte siamo abituati a liberticide riduzioni della libertà di espressione.

CasaPound: oggi ci ripendiamo la libertà di manifestare nella nostra città

“Oggi ci riprendiamo la libertà. Il divieto che ci è stato imposto viene soltanto da pressioni politiche e dalla volontà del Pd, ed è inaccettabile. A CasaPound sono state sempre rivolte accuse pretestuose ma non eravamo mai arrivati a questo punto. A quelli che ci sventolano in faccia la Costituzione diciamo: ‘O ci mettete fuorilegge o ci consentite di manifestare'”. Lo dice Luca Marsella, portavoce di CasaPound Italia al sit in sotto la sede dopo che la manifestazione preavvisata per oggi a piazza di Santa Maria Maggiore è stata vietata dalla questura di Roma per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Marsella: o ci mettete fuorilegge o ci fate manifestare

“Oggi siamo qui perché non abbiamo accettato questo divieto – aggiunge Marsella, che rivendica i 18 anni di esistenza di Casapound – Ancora una volta abbiamo dimostrato senso di responsabilità e abbiamo spostato il sit in sotto questo palazzo che dà tanto fastidio ai più. Questa era una manifestazione contro il governo e non sulle strumentalizzazioni finora fatte”. Il pretesto, si diceva, era una manifestazione indetta pretestuosamente dall’Anpi nella piazza accanto, manifestazione che però non è stata vietata. E’ molto preoccupante, e ancora più preoccupante è che le cosiddette opposizioni non abbiano preso decisamente posizione contro questo ennesimo attentato alla libertà di pensiero e di espresisone.