CasaPound protesta pacificamente al Senato: la polizia perde la testa e manganella i giovani (video)

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Blitz di CasaPound al Senato contro il Ddl Zan. Una ventina di militanti hanno cercato di raggiungere Palazzo Madama con dei cartelli, a mani alzate e simbolicamente imbavagliati ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine, non senza qualche momento di tensione con la polizia, come mostra un video diffuso dal movimento.  “Ci stanno tenendo qui, non ci fanno andare via, siamo qui per protestare in modo assolutamente pacifico e abbiamo i video che lo dimostrano”. Così Luca Marsella, consigliere municipale di CasaPound, spiega quanto accaduto poco fa davanti a Palazzo Madama.

“La polizia ha caricato CasaPound senza alcuna ragione”

“Dopo cinque minuti di manifestazione le forze dell’ordine ci hanno caricato. Eravamo qui in modo pacifico, con dei bavagli rossi simbolo di una legge liberticida. Ma la polizia ci ha subito manganellato, mettendo le mani addosso a donne e ragazzi minorenni”, dice Luca Marsella al giornale Primato Nazionale. “Se pensano però di fermarci in questo modo, non ci fermeranno. Saremo qui sempre contro una legge che non deve passare”.

“Il ddl Zan è una legge liberticida, non deve passare”

“Non esistono mezzi termini, il Ddl Zan è una legge liberticida. L’obiettivo non è tutelare da discriminazioni ma zittire ogni voce contraria alla vulgata del politicamente corretto. Come peraltro dimostra la reazione delle forze dell’ordine che oggi hanno fermato una protesta legittima e pacifica a suon di manganelli. Lo ha detto Luca Marsella, consigliere di CasaPound nel Municipio di Ostia a Roma, che ha guidato la protesta. Abbiamo a che fare con gente che vorrebbe far iniziare percorsi di transizione anche a bambini in età scolare e prescolare. Dire che queste derive sono pericolose non è discriminazione: è la realtà.

“Zan e seguaci non rappresentano il Paese”

Zan e seguaci non rappresentano il Paese, non rappresentano, se proprio vogliamo dirlo, neanche la comunità lgbtq. Non ci serve una legge che scambia l’opinione per discriminazione e arriva a minare qualsiasi fondamento del diritto. Noi siamo e resteremo in piazza contro una proposta di legge che non ha senso di essere in un Paese come il nostro, dove diritti e doveri sono già assicurati a qualsiasi cittadino – ha concluso Marsella – a prescindere dal suo orientamento sessuale”.