CasaPound ricorda Ezra Pound a 50 anni dalla morte con uno striscione sulla sede

pound a casapound (2)

“Ezra Pound 1972-2022. Il tempio è sacro perché non è in vendita”. Con questo doppio maxi-striscione affisso sul palazzo di via Napoleone III a Roma CasaPound Italia celebra i 50 anni dalla morte del poeta visionario che ha ispirato la battaglia per la casa lanciata vent’anni fa da Gianluca Iannone. E anche la prima occupazione a scopo abitativo non organizzata dalla sinistra in Italia. CasaPound ha voluto ricordare Ezra Pound, “una delle più importanti figure del ‘900” non solo a Roma ma anche in altre città d’Italia con striscioni e poesie sotto monumenti e luoghi simbolici, mentre un mazzo di rose è stato depositato sulla sua tomba da un gruppo di militanti.

Ezra Pound poeta e profeta

“Ezra Pound fu poeta e profeta: i suoi versi e i suoi scritti sono un invito ad avere il coraggio di portare avanti una visione del mondo altra, un modo di agire altro in un’Europa, scrive, che sta andando a scatafascio. Noi, che non a caso abbiamo deciso di portarne il nome, vogliamo raccogliere l’invito e la sfida, per far sì che questo mondo non perda coraggio e, come Pound gridava ai giovani artisti avanguardisti “Make it new!”, noi gridiamo a questa nazione We Believe In The Resurrection Of Italy”.

Non ebbe il Nobel perché fascista

Da ricordare un altro, odioso, episodio di cui egli è vittima nel 1959, quindi dopo la prigionia, quando, candidato al Premio Nobel per la letteratura, un anno dopo aver riottenuto la libertà grazie alla mobilitazione di intellettuali e scrittori del calibro di Ernst Hemingway e dello stesso Eliot, si vide estromesso. In quell’occasione la giuria gli nega il riconoscimento, proprio a causa delle sue idee politiche, ritenute in contrasto con lo spirito del Nobel. Un altro schiaffo per la libertà di pensiero. Un altro tentativo di ridurre al silenzio la sua poesia e la sua arte libera.