Case, l’Inps dismette i primi 56 appartamenti a Roma Tuscolano

blocco sfratti

E’ do L’Inps ha concluso nei giorni scorsi la vendita in blocco di 56 appartamenti nel popoloso quartiere Tuscolano a Roma, ceduti ad affittuari di lungo corso, nell’ambito del programma di dismissioni immobiliari. L’operazione, che riveste particolare importanza nello scenario attuale di grave emergenza abitativa, ha consentito di realizzare un importo di 3.175.319 euro da destinare ad investimenti futuri. Lo comunica l’istituto di previdenza in una nota. Nel rispetto delle norme di legge e delle direttive sulla gestione del patrimonio residenziale pubblico, la vendita si è potuta effettuare a seguito di una valutazione di mercato degli immobili eseguita dall’Agenzia delle Entrate e di una proposta ai conduttori aventi diritto. Applicando le agevolazioni sul prezzo della prima casa previsto dalla normativa di settore.

Nuovo piano di cessioni immobiliari dell’Inps

L’operazione si inserisce nel nuovo piano di cessioni immobiliari dell’Istituto che prevede solo di recente vendite dirette. Secondo specifiche condizioni e usi sociali, anche agli enti locali. Nel triennio 2021-2023, la Direzione Patrimonio e Investimenti dell’Inps ha in programma di cedere complessivamente, attraverso diverse opzioni, immobili per un valore di circa 450 milioni di euro, quale parte di un patrimonio di unità immobiliari stimato a bilancio in circa 2 miliardi di euro.

Buona performance del mercato dei mutui

E in un contesto economico colpito dall’emergenza sanitaria, il mercato dei mutui dimostra una buona resilienza. E’ di +2,8% la domanda sull’anno e +4,3% le erogazioni sui primi 9 mesi, grazie a tassi di interesse ai minimi storici. Grazie anche al conseguente boom delle operazioni con finalità surroga. Lo rileva il Crif, nella nuova edizione Bella bussola mutui, che offre una panoramica aggiornata delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare. Nel terzo trimestre dell’anno, il valore aggregato delle nuove erogazioni di mutuo fa registrare un picco: +10,7% rispetto al medesimo periodo del 2019.

Cresce la donande dei mutui

Tale valore, riportato da Banca d’Italia, spinge la crescita dei nuovi flussi sui primi 9 mesi del 2020 al +4,3% rispetto ai primi 9 mesi 2019. E comporterà una stabilità complessiva delle erogazioni rispetto al 2019. Nonostante un quarto trimestre previsto in sensibile contrazione. La dinamica è del resto confermata dall’evoluzione della domanda di mutui sull’anno 2020. Che segna una crescita pari al +2,8%, nonostante il brusco rallentamento della stessa nell’ultimo trimestre, a causa della ultima ondata di Covid-19. La parte del leone, in termini di motore delle erogazioni, è stata ricoperta dalle operazioni di surroga. Che sul canale online hanno rappresentato oltre il 60% dei mutui intermediati ed erogati.