Casinò italiani: perché non ne esiste uno a Roma?

Essere i primi non sempre garantisce un vantaggio duraturo. In Italia, il panorama dei casinò legali è decisamente limitato: attualmente sono attive soltanto quattro case da gioco ufficiali. Il Casinò di Venezia, inaugurato nel 1638, detiene il primato di più antico al mondo. A esso si sono aggiunti nel tempo altri tre casinò, situati a Campione d’Italia, Saint-Vincent e Sanremo. Tutti e quattro si trovano nel Nord Italia, lasciando completamente scoperto il Centro-Sud. Da Roma in giù, infatti, ci si è chiesti più volte perché non siano mai stati realizzati nuovi casinò capaci di accogliere sia i giocatori locali che i milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro Paese. Anche la Capitale, che pure è una delle principali mete turistiche d’Europa, è rimasta esclusa da questo circuito. Un’assenza che sorprende e che merita un approfondimento.
Roma attende il suo casinò: le alternative per i giocatori capitolini
I residenti di Roma che desiderano provare l’emozione di una vera sala da gioco devono necessariamente spostarsi. Tra tutte, Venezia è la meta più facilmente raggiungibile grazie a collegamenti frequenti, mentre Campione d’Italia, Saint-Vincent e Sanremo richiedono viaggi ben più lunghi. In assenza di un casinò terrestre nella Capitale, molti romani possono svagarsi e divertirsi attraverso il gioco online, un settore in costante crescita sia a livello locale che nazionale. Le piattaforme digitali offrono oggi un’ampia varietà di opzioni, dalle slot ai giochi da tavolo, garantendo accessibilità, sicurezza e promozioni come i bonus casino comparati qui che sono in grado di attirare un pubblico sempre più vasto. In alternativa, i giocatori romani possono frequentare le sale giochi presenti in città, in particolare quelle dedicate a slot machine e scommesse. Queste strutture, però, non offrono l’esperienza completa e raffinata di un vero casinò, con tavoli da roulette, blackjack e poker.

I tentativi di aprire un casinò a Roma
Negli anni non sono mancati tentativi e proposte politiche per aprire un casinò a Roma, ma nessuno è andato a buon fine. L’idea è stata più volte accantonata, nonostante alcune iniziative degne di nota. Durante il mandato dell’ex sindaco Gianni Alemanno, ad esempio, si era ipotizzato di realizzare una casa da gioco sul litorale romano, precisamente a Ostia, purché fosse gestita da operatori privati. Anche in questo caso, però, il progetto è rimasto sulla carta. Un’altra proposta riguardava la città di Anzio, dove si era pensato di riconvertire il maestoso edificio “Paradiso sul Mare” – noto anche come Casinò di Anzio – in una sala da gioco. Si tratta di un bellissimo palazzo in stile liberty, progettato dall’architetto Cesare Bazzani nei primi anni del Novecento. Tuttavia, anche questa idea è rimasta in sospeso, come molte altre iniziative simili nel Lazio.
Casinò a Roma: quali vantaggi?
Un casinò a Roma – proprio come quelli presenti in grandi capitali europee come Londra, Parigi o Barcellona – porterebbe numerosi benefici. Il primo riguarda il turismo: una struttura del genere, situata in una città così visitata, sarebbe un forte richiamo per i turisti, soprattutto quelli interessati al gioco di alto livello. Se poi venisse realizzata sul litorale romano, tra Ostia e Anzio, si valorizzerebbe anche una zona con grande potenziale ma ancora poco sfruttata. Dal punto di vista della sicurezza, inoltre, un casinò sarebbe molto più gestibile per le forze dell’ordine impegnate in costanti controlli nelle sale slot della Capitale. L’aspetto occupazionale non è da trascurare. Basti pensare che nei suoi anni migliori il Casinò di Campione d’Italia impiegava circa 500 persone tra croupier, manager, addetti alla ristorazione e al servizio clienti. L’indotto comprendeva anche bar, ristoranti, hotel e negozi del territorio. Dopo la chiusura del casinò tra il 2018 e il 2022, l’intero comune ha attraversato una grave crisi economica. Infine, un casinò a Roma porterebbe anche benefici alle casse dello Stato. Nel 2024, il settore del gioco legale ha generato oltre 11,5 miliardi di euro in entrate fiscali. Una sala da gioco nella Capitale contribuirebbe ulteriormente a questa cifra, in un contesto normato, controllato e – soprattutto – sicuro.