Caso Orlandi, interviene il Papa: “Su Giovanni Paolo II illazioni offensive e infondate”

Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli tutto il mondo rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paol II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”. E’ quanto ha detto Papa Francesco dopo la recita del Regina Caeli, chiaro riferimento a quanto emerso dopo che il Promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi, ha ascoltato in qualita’ di testimone Pietro Orlandi in relazione alla scomparsa, 40 anni fa, di sua sorella Emanuela.
“Avendo consultato l’Ufficio del Promotore di Giustizia – ha dichiarato ieri sera il prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini – posso confermare che quanto riferito da Vatican News in merito alle dichiarazioni fatte su Papa Giovanni Paolo II, in televisione, e alla testimonianza resa dinanzi al Promotore di Giustizia vaticano, risponde esattamente al vero”. E’ quanto si legge in un aggiornamento all’articolo di Vatican News “Accuse a Wojtyla, Pietro Orlandi e l’avvocato Sgrò si rifiutano di fare nomi”, pubblicato questa sera in seguito alla ‘comunicazione’ da parte dell’avvocato Laura Sgrò su quanto riportato nell’articolo stesso. “Né Pietro Orlandi né l’avvocato Laura Sgrò – prosegue Ruffini – hanno ritenuto di fornire al Promotore nomi o elementi utili riguardo alle fonti di tali affermazioni e alla loro credibilità. Per la magistratura vaticana sarebbe stato essenziale conoscere la fonte delle voci riportate da Orlandi. Purtroppo ciò non è avvenuto”. “Nella sua comunicazione – aggiunge il capo dicastero vaticano – l’avvocato Sgrò sostiene anche che quanto da noi scritto sia una pressione su di lei tesa a indurla a violare la deontologia professionale e in particolare il segreto professionale. Anche questa affermazione non è veritiera. Vatican News si è limitato a riportare i fatti in maniera obiettiva e trasparente”.

La condotta del legale di Pietro Orlandi, già avv0cat0 della Chaoqui
“La richiesta di incontrare il Promotore di Giustizia è stata fatta dall’avvocato Sgrò (già legale di Francesca Chaoqui ndr) l’11 gennaio 2023. Ed è stata reiterata a più riprese a mezzo stampa nei mesi successivi l’intenzione di consegnare ‘personalmente’ documenti al Promotore di Giustizia. Come già detto, il Promotore di Giustizia non ha ricevuto alcun nome o elemento utile relativamente alle accuse rivolte a Papa Wojtyla, come correttamente affermato nel titolo e nel testo dell’articolo di Vatican News”, conclude Ruffini. Nella comunicazione dell’avvoccato Sgrò (inviata al prefetto del Dicastero per la Comunicazione, al Direttore della Sala Stampa della Santa Sede e al Direttore Editoriale dei media vaticani) si contesta la veridicità del titolo: “Accuse a Wojtyla. Pietro Orlandi e l’avvocato Sgrò si rifiutano di fare i nomi”. “Tale affermazione – scrive la legale della famiglia Orlandi – non corrisponde al vero. Intendo a riguardo che sia fatta piena luce”.