Caso-Ruberti, la Procura di Frosinone indaghi sui veri motivi della lite nella “Suburra Pd”

Ruberti

“L’apertura di fascicoli in Procura sui partecipanti alla cena scandalo a Frosinone con Ruberti, Battisti e i fratelli De Angelis, apre scenari inquietanti. Altro che diverbio nato sul vino o sul calcio, sembra la sceneggiatura di Suburra”. Così il deputato di Fratelli d’Italia, candidato al collegio plurinominale Lazio 1 – 01, Federico Mollicone. “Zingaretti era a conoscenza che il fratello di uno dei suoi assessori vedeva garantito il rinnovo automatico di enormi appalti relativi alle assicurazioni delle Asl del Frusinate. E anche che lo stesso fosse il principale capobastone del consigliere regionale Battisti, compagna del suo allora capo di gabinetto? Gualtieri ha verificato gli atti adottati da Ruberti durante il suo mandato in Campidoglio? Chiediamo immediata chiarezza”.

Il caso-Ruberti non svela nulla di nuovo nel Lazio

“Ciò che sta evidenziando il caso Ruberti non è nulla di nuovo a ciò che accade ormai da anni in Regione Lazio. Un vero e proprio sistema organizzato attraverso consulenze d’oro e nomine. Una “suburra Pd” che esercita il proprio potere attraverso intimidazioni e gestioni poco trasparenti come l’affare mascherine e la triste vicenda del Cep. Vicende che avrebbero spinto alle dimissioni qualunque amministratore, tranne Zingaretti, ora addirittura promosso deputato alla faccia di territori e cittadini”. Così in una nota Laura Corrotti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Per Massimo Milani coordinatore di FdI Roma e candidato alla Camera. “cominciano a trapelare testimonianze e chat segrete tra l’ex capo di gabinetto di Gualteri, Albino Ruberti, e maggiorenti del Pd.

La Procura indaghi sui veri motivi della lite

Dopo una prima ricostruzione fornita dallo stesso Ruberti che si trattava di una lite per motivi calcistici, emerge ora un quadro ancora poco chiaro. Lo aggiunge Milani. Se fosse falsa la prima motivazione potrebbe essere falsa anche la seconda, ovvero di una lite politica tra le correnti del partito per le candidature alle prossime regionali. Ed è bene che la Procura di Frosinone indaghi sui reali motivi di questa furibonda lite tra importanti esponenti del Pd laziale. Certo è che lascia stupiti pensare che una lite così eclatante possa basarsi esclusivamente su motivi calcistici o politici. Per questo – continua – chiediamo che venga fatta luce su quanto accaduto, auspicando che la verità venga a galla”.

La notte di Frosinone è l’emblema della Suburra Pd

“La notte di Frosinone è l’emblema della Suburra Pd. Una sistema che evidenza il clientelismo come unica idea della sinistra. Del resto l’affare mascherine e la vicenda concorsopoli avevano già portato alla luce le pesanti ombre presenti all’interno della giunta regionale. Davanti a questo triste spettacolo, ancora più indecente è l’atteggiamento del segretario dem Letta, dal quale aspettiamo ancora una parola chiara su questa vicenda. Sul presidente Zingaretti preferisco stendere un velo pietoso”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo. “Trovo sconcertante, infatti, che non senta il dovere di spiegare ai suoi cittadini cosa sia avvenuto realmente durante tutti questi anni.

Regione Lazio, 10 anni di gestione spregiudicata

Ci apprestiamo, infatti – continua – a festeggiare il decennale della disastrosa gestione Pd alla Regione Lazio. Che si è caratterizzato come un sistema di potere opaco e spregiudicato, che più volte abbiamo denunciato. Chiunque al suo posto non ci avrebbe pensato un attimo a rassegnare le dimissioni, non tanto per l’indegna faida delle correnti a cui stiamo assistendo, ma quanto per quelle da Presidente di una regione allo sbando che chiude la legislatura tra gli scandali”.