Castel Romano, via allo sgombero. Ma sulla destinazione dei nomadi è mistero

È iniziato lo sgombero dei nomadi dall’area F di Castel Romano. E dall’area ex ‘Tor Pagnotta’, entrambe interne al campo. Per un totale di 77 persone coinvolte, e di una ventina di nuclei familiari. Ad annunciarlo è stata direttamente la sindaca Raggi, custode giudiziario dell’insediamento sulla Pontina. Da quando la Procura ha sequestrato tutto. In seguito a reportage televisivi ed inchieste che avevano evidenziato una situazione di illegalità diffusa in tutta l’area. Con l’aggravante del riciclaggio e della combustione di rifiuti, potenzialmente anche tossici. “L’obiettivo e ripristinare le condizioni ambientali e igienico sanitarie a tutela della salute pubblica”, si legge nella nota stampa del Comune. Ed è chiaro che la stessa Raggi abbia voluto dare un’accelerata alle procedure. Dopo che qualche giorno fa proprio qui era esploso un nuovo focolaio di covid 19. Con un ragazzo morto, e decine di persone risultate positive al tampone. Solo tra gli abitanti della zona ‘ufficiale’ del campo, perché sulle altre baraccopoli limitrofe e abusive non si hanno ancora dati sicuri. Ci saremmo mossi anche prima, ha fatto inoltre sapere la prima cittadina. Ma causa covid, fino al 31 dicembre gli sgomberi erano bloccati. Adesso però sorge un altro problema. Dove andranno ad abitare le famiglie rom soggette all’ordinanza? E su questo punto fondamentale, dal Campidoglio si registra un silenzio assoluto.

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Dove andranno i rom sgomberati da Castel Romano? Per ora è mistero

La destinazione delle 77 persone che in virtù dell’ordinanza firmata ieri dalla Raggi dovranno lasciare il campo rom di Castel Romano è assolutamente top secret. Forse per evitare sommosse popolari, visto che specie in periferia pochi sembrano disposti ad accogliere i nomadi sui loro territori. Non si tratta di razzismo, ma di semplice paura. Di vedere aumentati furti e degrado, visto che i precedenti esperimenti in questo senso all’epoca del sindaco Rutelli non hanno fornito assolutamente esiti positivi. Tornando ai nostri giorni e a Castel Romano, all’inizio il Comune aveva adocchiato degli appartamenti disponibili nelle case popolari di Santa Palomba. Ma la notizia era filtrata sulla stampa, e i cittadini sono scesi in strada a protestare. Quindi, tutto bloccato. Poi c’è stato il bando da 91 mila euro. Per trovare hotel e bed&breakfaast disponibili a mettere a disposizione delle stanze per un tempo limitato. Costo, circa 20 euro a persona per il pernotto. Ovviamente pagati con soldi pubblici. Infine sullo sfondo, c’è il bando generale che supera il valore di un milione e mezzo di euro. Sempre per trovare alloggi ai nomadi disponibili a lasciare i campi. Peccato però che sui tre lotti della gara, due siano andati deserti. Forse anche chi non riesce ad affittare casa, preferisce tenerla vuota. Piuttosto che rischiare di trovarsela distrutta tra qualche anno. Solo generalizzazioni? Può darsi. Ma intanto il Campidoglio sembra aver imparato la lezione. E ora se ne sta in silenzio. Ma la sorpresa per qualcuno arriverà di sicuro. Resta solo da sapere dove e quando.

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