“C’è Fermento”. All’Eur la XXII edizione di “I Migliori vini italiani”. Alla faccia della Ue…

vini degustazione

Contenuti dell'articolo

“C’è Fermento”. Questo il tema della XXII edizione di “I Migliori vini italiani”, in programma a Roma, al Salone delle Fontane dell’Eur, dal 17 al 19 febbraio. Un file rouge, che caratterizzerà tutte le attività in programma, scelto da Luca e Francesca Romana Maroni, ideatori e organizzatori della kermesse. E non solo per la sua attinenza al mondo vitivinicolo e ai suoi processi produttivi, ma anche per dare risalto alla voglia di ritorno alla normalità e di ripresa dopo un periodo di convalescenza causato dalla pandemia. “Nel corso dei tre giorni affronteremo il tema della fermentazione in tutti i suoi aspetti. Parleremo di effervescenza e lievitazione, cercando di coglierne tutte le sfaccettature che potranno riguardare certamente il vino, e non per forza le bollicine, ma anche altre materie prime, dall’acqua ai cibi solidi”.

Protagonisti dell’evento saranno i vini

Protagonisti dell’evento saranno quindi i vini. Oltre 120 saranno le aziende produttrici presenti ai banchi di degustazione, tutte selezionate da Luca Maroni per rappresentare appieno l’assoluta eccellenza vitivinicola del nostro territorio, dal Nord al Sud, isole comprese. Tra vini bianchi, rossi, rosati e bollicine senza tralasciare le referenze dolci. Come ogni anno, grande attenzione sarà riservata alle piccole realtà, spesso a conduzione familiare, che, pur non raggiungendo la quantità di produzione delle grandi cantine, garantiscono l’assoluta qualità delle proprie etichette. Centinaia, dunque, saranno le referenze alla mescita che stupiranno gli ospiti per varietà di profumi, sentori e sfumature.

Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alla buona tavola

Che lo stesso Luca Maroni aiuterà a percepire attraverso le sessioni di degustazione guidata basate sulla metodologia da lui stesso ideata delineata da tre punti cardine. Consistenza (la ricchezza del vino in estratti, cioè il volume espressivo del vino), equilibro (armonia tra i componenti) e integrità (assenza di difetti di trasformazione enologica). Non mancheranno, poi, gli appuntamenti dedicati alla buona tavola. Fabio Campoli sarà infatti presente negli spazi del Salone delle Fontane con sessioni di food tasting e cooking show a tema. Venerdì 17 febbraio parlerà di sostenibilità e di fermentazione nell’ambito della pasta. Il sabato sarà invece la volta del vino e del suo utilizzo in cucina ma anche del riso e della sua maturità.

Previste cene a tema

Le serate del venerdì e del sabato saranno anche animate da coinvolgenti cene a tema ospitate all’interno del Ristorante Giardino D’Inverno di Palombini. A stupire i partecipanti saranno i vini, raccontati dallo stesso Luca Maroni, che saranno accompagnati dal menu in 4 portate ideate dallo chef Simone Loi. Un’esperienza di gusto a 360 gradi che impegnerà tutti i sensi. La fermentazione, inoltre, sarà il filo conduttore di tutti i laboratori e i talk divulgativi in programma. Tra i più attesi, quello curato da Francesca Romana Maroni insieme a Flavio Sacco, biologo fermentalista molto noto al pubblico di Instagram per la sua linea di verdure fermentate. E quello dedicato al sake e allo shochu, tenuto da Luca Rendina (sake sommelier fondatore di BereGiapponese).

Celebrazione delle eccellenze vitivinicole

Ad aprire le danze alla kermesse, il 16 febbraio, si terrà una serata di inaugurazione (solo su invito). Serata che culminerà con la celebrazione delle eccellenze vitivinicole italiane incluse nella XXXII edizione dell’Annuario dei Migliori vini italiani. Sul palco si alterneranno produttori ed enologi che, nel corso degli ultimi 12 mesi, si sono distinti per aver “coltivato uve con massima cura, tempestività e selettivo rigore”. Come si legge nella prefazione al volume scritto da Luca Maroni. “E che in cantina le hanno trasformate con tecnica enologica di tal rispetto da trasfonderle purissimi e inossidati nei vini i loro dativi tesori di polpa, di dolcezza e d’aroma”.