Censura al Campidoglio, Mennuni allontanata dall’aula: aveva esposto il manifesto contro l’aborto

“Il Comune di Roma nega ancora la libertà d’espressione. Oggi in Aula Giulio Cesare compiuto un altro atto di censura. Mi è stata tolta la parola e sono stata accompagnata fuori dall’Aula dai Vigili Urbani mentre condannavo l’abuso compiuto ai danni dell’Associazione Pro Vita. I cui manifesti a sostegno del diritto alla vita e alla natalità “Potere alle donne, facciamole nascere”, arbitrariamente rimossi dal Comune di Roma. Una censura illegittima e vergognosa, priva di ogni fondamento giuridico. Che innesca una pericolosa deriva di intolleranza verso tutte le idee che non collimano con il pensiero unico e il politicamente corretto e di repressione della libera discussione e divulgazione”. Lo dice Lavinia Mennuni, consigliere di Fratelli d’Italia di Roma Capitale.
Il consigliere Mennuni censurata e allontanata dal consiglio capitoino
“Negata la libertà d’espressione – prosegue – alle realtà associative. Che con il loro manifesto per l’8 marzo, sottolineavano come la tutela dei diritti delle donne, non possa e non debba prescindere dalla salvaguardia del diritto a nascere. L’arroganza e la prepotenza con cui sono stata messa a tacere mentre difendevo la libertà di pensiero la dicono lunga sulla linea della giunta Gualtieri. E anche della sua maggioranza nei confronti del dissenso. Una pagina buia per i diritti e soprattutto per il diritto di libertà di espressione del pensiero, tanto più grave perché compiuto nella assemblea elettiva della Capitale d’Italia. Ma che non ci intimidisce e non ci fermerà nella nostra difesa della libera circolazione delle opinioni di tutti e nella tutela della vita e dei nascituri”. Così in un comunicato

Rampelli: grave atto intollerante della sinistra
“Niente da fare, quando si tratta di imporre il pensiero unico la Sinistra ricorre senza esitare a forme repressive della libertà di espressione, anche in luoghi istituzionali. Pieno sostegno al consigliere Lavinia Mennuni. La reazione scomposta dei consiglieri di maggioranza e soprattutto l’intervento autoritario del presidente del consiglio comunale che ha impedito all’esponente di Fdi di parlare, creano un vulnus nel nostro tessuto democratico. Inaccettabile la logica faziosa con cui la Sinistra anche di governo, ignora sistematicamente le troppe quotidiane offese ai valori fondanti della nostra civiltà. E di contro soffoca ogni forma di opinione contraria ai suoi dogmi ideologici”. Lo hanno dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia e l’onorevole Maria Teresa Bellucci, deputato di Fdi.
Pro Vita: grazie al consigliere Mennuni di FdI
Ma c’è anche chi ringrazia Lavinia Mennuni. “Siamo grati all’onorevole Mennuni e a tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia in Campidoglio per aver difeso con forza la libertà di pensiero e di espressione di Pro Vita & Famiglia. E quella dei cittadini che vogliono continuare a manifestare per la dignità di ogni vita umana sin dal concepimento. Rimuovendo i nostri manifesti l’assessore alle Pari Opportunità Monica Lucarelli ha attuato una censura politica arbitraria degna di un regime. Di cui risponderà nelle sedi giudiziarie”. Lo afferma in una nota Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, commentando la protesta realizzata stamattina dal gruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, dove il consigliere Mennuni aveva esposto una copia del manifesto rimosso dal Comune che rappresenta una bimba nell’utero della madre.