Eur, potature e abbattimenti oltre i termini su viale Europa e via dei Primati Sportivi: presentata interrogazione


Contenuti dell'articolo

Proseguono tra le proteste dei cittadini e le perplessità istituzionali i lavori di potatura e abbattimento di alberature in due delle principali arterie verdi dell’EUR: Viale Europa e via dei Primati Sportivi. In questi giorni, operai specializzati sono al lavoro per la potatura di 411 tigli, di cui 50 saranno abbattuti, mentre altri 65 abbattimenti riguardano acacie nella vicina via dei Primati Sportivi.

Un intervento massiccio, che sta attirando l’attenzione dell’opinione pubblica non solo per i numeri coinvolti, ma soprattutto per le tempistiche: secondo quanto denunciato da numerosi cittadini, i lavori sarebbero stati effettuati oltre il termine del 15 aprile, scadenza indicata dallo stesso Dipartimento Ambiente e dall’Assessorato di Roma Capitale come ultima data utile per procedere con potature e tagli.

Il Regolamento parla chiaro

A sollevare interrogativi sono le norme contenute nel Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, che stabiliscono criteri stringenti per la gestione del verde. La potatura, si legge nel documento, va eseguita durante la stasi vegetativa o nel periodo di migliore idoneità tecnico-vegetativa per ogni singola specie, e non tra aprile e luglio, periodo cruciale per la nidificazione dell’avifauna selvatica. Fanno eccezione solo i casi di comprovata urgenza legati alla sicurezza e all’incolumità pubblica. Ma secondo le prime informazioni disponibili, nessun intervento d’urgenza sembrerebbe giustificare il calendario degli attuali abbattimenti.

Il precedente di Monteverde

Il caso odierno segue di poche settimane un altro episodio simile avvenuto nel quartiere Gianicolense, dove durante il taglio di olmi secolari in Viale dei Quattro Venti sono state distrutte numerose nidiate. Una vicenda che ha provocato sdegno e proteste, e che pare ripetersi ora all’EUR, con presenza di nidi attivi documentata anche in Viale Europa. A tal proposito, la normativa nazionale – in particolare la Legge 157/1992 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma – tutela in modo rigoroso i nidi e la fauna in fase riproduttiva. Distruggere un nido o uccidere i piccoli (pulli) configura un reato ai sensi dell’art. 544-bis del Codice penale (Uccisione di animali) e può comportare sanzioni penali e amministrative.

L’interrogazione della consigliera Canale

A sollevare ufficialmente il caso è la consigliera Carla Canale, capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi al Municipio IX, che ha depositato il 5 maggio una interrogazione urgente a risposta scritta rivolta alla Presidente del Municipio e alla Giunta. L’obiettivo è fare luce sulle modalità e sulla legittimità degli interventi, a partire da alcune domande chiave. Tra queste, se è stata effettuata una VTA (Valutazione Visiva della Stabilità dell’Albero). Ma anche chi abbia svolto indagini tecniche: se è stato il Dipartimento Ambiente o soggetti terzi. Sulla lente di ingrandimento anche il ruolo delle competenze, se sia rispettata la normativa sulla trasparenza, se c’è un calendario e misure compensative .

L’equilibrio ambientale è a rischio

Uno dei nodi più critici riguarda proprio la compensazione arborea. Sostituire alberi adulti, spesso di oltre 15 o 20 anni, con giovani piantine può sembrare un gesto virtuoso, ma non garantisce l’attecchimento, né tantomeno l’equilibrio ecologico. Le chiome sviluppate degli esemplari maturi, infatti, sono fondamentali per l’assorbimento della CO₂, la regolazione della temperatura urbana e la qualità dell’aria. Piantare lo stesso numero di alberi non equivale, in termini ecologici, a compensare la perdita.

Cittadini sempre più attivi nella difesa del verde urbano

Quello che emerge con sempre maggiore forza è un attivismo diffuso della cittadinanza, che si mobilita, documenta, fotografa e chiede trasparenza. Dall’EUR a Monteverde, passando per altri quartieri della Capitale, si moltiplicano le segnalazioni di interventi ritenuti non conformi o poco trasparenti. La gestione del verde non è più solo un tema tecnico, ma una questione ambientale, etica e politica, che chiama in causa l’amministrazione su scelte cruciali per il futuro della città. “Vi terremo informati sugli sviluppi”, conclude la nota della consigliera Carla Canale, annunciando ulteriori azioni in sede municipale.