Centrodestra morto, dicono tutti quelli che lo comandavano

Centrodestra morto

Il centrodestra è morto, dicono quelli che dicono di volerlo ricostruire. E’ morto per colpa degli elettori o per colpa di chi lo ha ucciso?

Anziché strillare, capi e cape del “centrodestra morto” dovrebbero parlarsi in maniera seria. Finora si sono visti assieme solo per le elezioni, le candidature sballate per le quali nessuno paga mai pegno, e mai per parlare di politica.

Il Centrodestra è morto da tempo…

Ognuno si è mosso per sé, e non solo per il Quirinale. Dove il patatrac finale – tale è stato per gli addetti ai “livori” ma è stato rieletto un presidente che ha una discreta popolarità tra gli italiani – non è stato il primo.

Il centrodestra cominciò un po’ a morire dai governi Monti e Letta…

Ma se volete resuscitare il “centrodestra morto” dovete smetterla con le vostre riunioni a tre, dove non sono ammessi i corpi estranei. La dovete finire con la suscettibilità alla prima critica.

L’Italia – a partire da quella di destra – ha bisogno di grande partecipazione e non di chiusure a riccio. A me non meraviglia l’esito del voto del Quirinale. Se non hai numeri, ti va bene con la conferma del presidente uscente.

Si doveva cominciare molto prima a parlarne. Invece lo si è fatto all’ultimo momento e nel modo sbagliato. Da una parte l’autocandidatura di Mario Draghi – una roba incredibile – e dall’altra con quella di Silvio Berlusconi, impossibile da portare alla vittoria.

Nel Paese, si fa ancora peggio. Con le candidature a sindaco in zona Cesarini, con personaggi sempre più improbabili. E se lo fai notare, anatema su di te.

Con tanto di messaggini minatori, insulti, e patetici blocchi su whatsapp che fanno dubitare di certi equilibri mentali.

Dialogate o ognuno per la sua strada

Riprendetevi, dialogate, apritevi. Oppure ognuno per la sua strada.

È vero che ci sono milioni di italiani di centrodestra che vogliono una rappresentanza autentica dei loro valori e dei loro interessi. Ma non si conquista la maggioranza dei consensi ululando contro il nemico che si individua nella casa del vicino. I consensi contano se governi, non altrove.

Altrimenti spiegateci perché saltaste tutti sul carro di An e poi addirittura su quello del Pdl. Proprio col Pdl si cominciò a governare con i tecnici alla Monti e con la sinistra di Letta e oggi nessuno può dare lezioni. Da allora si cominciò un po’ a morire…