Centrodestra in lite su Musumeci ma la soluzione c’è

Centrodestra Musumeci

Insomma, il Centrodestra si è riunito ma non è unito perché litiga, ad esempio, sulla ricandidatura di Nello Musumeci in Sicilia. Al vertice di Arcore hanno rinviato ogni discussione e potrebbe sembrare incredibile.

Tra Berlusconi, Salvini e Meloni non sono riusciti a mettere d’accordo il “loro” centrodestra – più apparato che elettorato – proprio su Musumeci. Che è un uscente. Quegli uscenti che di solito si ricandidano. In questo caso anche con le sue spigolosita’, tipiche dei caratteri forti.

Il Centrodestra non litighi su Musumeci

Probabilmente Musumeci avrebbe la strada più spianata se si liberasse di certe alleanze scomode. Contro la mafia ha condotto tante battaglie, non contamini la sua immagine proprio perché lui è una delle persone migliori della Sicilia.

Comunque, sono inutili le liti di rito. Il  metodo tanto resterà quello di sempre, io indico in questo territorio e tu indichi in quell’altro. E una soluzione c’è e aiuterebbe anche il Lazio a un anno dal voto.

Pare di capire che la Meloni tenga in particolar modo alla conferma di Musumeci. In Sicilia si voterà a ottobre. In primavera 2023 voteranno altre grandi regioni come Lombardia e Lazio più il Molise.

In primavera voto anche in altre grandi regioni

Sicilia, Lombardia e Lazio: sinceramente si crede che un partito possa acciuffarne due su tre? Evidentemente no.

Quindi una per uno e il Molise andrà a compensare le amministrative che ci saranno anche in primavera prossima.

Poi magari fateci sapere se vi impegnerete davvero per i referendum sulla giustizia. Se non lo fate, i pazzi di cui parlava Berlusconi alla fine del vertice di Arcore, stanno tra voi.

Tocca avere ancora pazienza per sapere come finirà, magari in un nuovo vertice ad Arcore. La Russa ha fatto sapere che quelli di Fratelli d’Italia si sono offesi per le dichiarazioni di Berlusconi successive all’incontro a tre. Ma ciascuno ha da recriminare sull’altro.

La realtà è che sarebbe imperdonabile rinunciare a competere per vincere. Come si dice, a ciascuno il suo e puntate a non screditarvi da soli agli occhi dell’elettorato. La responsabilità sarà collettiva e non di uno solo.