Chi è il noto imprenditore romano arrestato per bancarotta: nel 2013 aveva fondato un partito


Un noto imprenditore romano di 55 anni è stato rintracciato e arrestato a nella Capitale dai Carabinieri della Stazione Roma San Pietro.

Deve scontare oltre sei anni

Nei suoi confronti pendeva un provvedimento di carcerazione – emesso il 9 febbraio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano – in ordine ad un cumulo pene scaturito da una serie di condanne per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e falsità materiale commessi nel capoluogo lombardo tra il 2014 e il 2015 e deve scontare una pena complessiva di 6 anni e 11 mesi di reclusione.  Dopo la notifica del provvedimento e il fotosegnalamento, l’imprenditore è stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il nome dell’imprenditore è stato più volte accostato a vicende che riguardano truffe nel settore petrolifero in Medio Oriente e in Grecia.

Chi è l’imprenditore arrestato

L’imprenditore arrestato si chiama Fabrizio Loioli. Tra il 1994 e il 1997 Loioli ha lavorato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove ha operato come fiduciario di una delle famiglie più potenti del luogo, gli Al Otaiba. Tra il 1997 e il 2003 ha passato sette anni in Iraq, alla corte di Saddam Hussein e dei suoi figli Hudai e Kusay, per conto dei quali ha gestito l’80% del programma Oil for food, la vendita controllata di petrolio in cambio di cibo e medicinali per la popolazione dell’Iraq, colpita dall’embargo dichiarato dopo l’invasione del Kuwait”.

Fabrizio Loioli è stato un professionista del greggio: gestore e negoziatore di petrolio, con la sua Betoil, nei primi anni del del 2000 arriverà a gestire circa l’80% delle esportazioni dell’Iraq di Saddam Hussein, mai personalmente conosciuto a detta di Loiola.

Il 2007 è l’anno chiave per capire Loioli, perché è in quest’anno che il suo nome compare nei giornali italiani e non solo. Infatti Loioli diventa il personaggio chiave dello scandalo Oil for food, nel quale venne coinvolto l’allora presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni.

Nel 2009 il petroliere Loioli si vede contestare redditi non dichiarati per 1,3 miliardi di euro. La Betoil, la sua società della quale ora non si hanno più notizie, sulla carta era alle Isole Marshall, ma il vero quartier generale era a Milano, vicino la centralissima via Montenapoleone. Coinvolto nelle tangenti petrolifere di Oil for food, Fabrizio Loioli, detto anche Loyola, aveva anche fondato nel 2013, un movimento politico. Il Pnd, Partito Nuova democrazia, del quale si sono perse le tracce dopo un paio di anni.