Chi era Costantino Bianchi, il commercialista assassinato in un bar di Centocelle

Costantino Bianchi, vittima delitto

Costantino Bianchi, il commercialista 55enne trovato senza vita ieri sera nel bagno di un bar al 24 di via delle Ninfee, a Centocelle, è stato colpito più volte alla testa con un mattarello. È quanto emerge dalle prime risultanze degli accertamenti fatti sul posto dai poliziotti della Scientifica impegnati nei rilievi insieme agli agenti del commissariato Prenestino e della Squadra Mobile. Le versioni del gestore del bar, della moglie e del fratello, sono al vaglio del pm che li sta interrogando.

Il proprietario del bar arrestato per l’omicidio

Sarebbe stato colpito con un oggetto contundente, forse afferrato in un momento di ira dall’aggressore, Costantino Bianchi, il 55enne commercialista trovato senza vita nel bagno di un bar a Centocelle nella tarda serata di ieri. Accertamenti sono in corso al momento da parte dei poliziotti del commissariato Prenestino sul compagno 36enne della titolare del locale e sul fratello del principale indiziato.

La vittima non era il commercialista del bar

“Abbiamo incontrato Vincenzo e la moglie Veronica domenica in chiesa, per le Palme – dicono all’Adnkronos due residenti – Persone a modo, sempre sorridenti. Hanno preso in gestione questo bar e con grande impegno lo hanno portato a brillare. Poi i sacrifici, le chiusure e le riaperture a singhiozzo. Chissà, l’esasperazione”. “La vittima non era il loro commercialista però – dice il negoziante accanto – Abbiamo lo stesso ma non è quello. Poi non so se magari gli avessero chiesto una consulenza o altro. Mi sembra incredibile”.

Chi era Costantino Bianchi

Costantino Bianchi, nato nel 1965, lavorava in uno studio di consulenza fiscale e del lavoro con il fratello, in piazza dei Gerani. Bianchi aveva anche un importante incarico nazionale, come vicepresidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, presieduto da Riccardo Alemanno. Nel 2015, era intervenuto anche in audizione in Senato, sul rapporto tra contribuenti e fisco.

Sul suo profilo Twitter, campeggia una frase di Alda Merini. “Mi piace chi sceglie con cura le parole da non dire”. Stavolta, però, le parole da dire sarebbero tante. E sono tutte domande sul perché di un delitto tanto atroce quanto inspiegabile.