Ci salverà l’Esercito dall’incubo delle attese di ore ai “drive in”?

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Ci salverà l’Esercito? Pare di sì, certo è che le istituzioni con i loro “drive in” hanno fatto una bruttissima figura. Sottoponendo i cittadini ad attese estenuanti anche di parecchie ore. Da questa mattina, alla Cecchignola in via dei Bersaglieri, è infatti attiva la prima postazione messa a disposizione dall’Esercito Italiano. Circa 1.400 unità, distribuite in 200 team e in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno, saranno operative a partire dal prossimo fine settimana.

L’Esercito aiuterà a fare i tamponi

È questo il contributo dell‘Operazione “Igea”, condotta da team interforze composti da personale dell’Esercito e delle altre Forze armate, che il Ministero della Difesa ha messo a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi. In particolare, da questa mattina, chiarisce lo Stato Maggiore dell’Esercito, in via dei Bersaglieri alla Cecchignola, è attiva la prima postazione messa a disposizione dall’Esercito Italiano per effettuare i tamponi orofaringei di ricerca del nuovo coronavirus in modalità “Drive through”: si accede direttamente in auto, senza scendere dalla propria vettura.

Impiegato anche personale del Celio

Tale assetto, allestito e gestito dal Comando Logistico dell’Esercito, prevede un dispositivo in cui saranno impiegati medici e infermieri del Policlinico militare di Roma “Celio” e del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Roma, con il supporto logistico del personale dell’8° Reggimento Trasporti “Casilina”, opererà anche in sinergia con le Autorità sanitarie della Regione Lazio, che interverranno, nei prossimi giorni, con propri sanitari.

Il drive in militare in funzione tutti i giorni

L’area del “Drive through” è stata concepita con molteplici snodi interni affinché possa contenere circa 400 autovetture senza condizionare la viabilità esterna. Il dispositivo dell’Esercito sarà operativo tutti i giorni (festivi compresi) e consentirà un notevole incremento per l’attività di tracciamento della circolazione del virus. L’Esercito è in campo dall’inizio di questa emergenza epidemiologica. E ha messo a disposizione, sin da subito, tutte le capacità e i mezzi necessari per la gestione e il contenimento del virus. Anche in questa fase, gli uomini e le donne della Forza Armata continueranno a operare al servizio dei cittadini.