“Cicatrice francese”: l’ultima delirante sfida su TikTok (video)


Sull’allarme “cicatrice francese”, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei.

Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana. L’Antitrust ha deciso di avviare l’istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici; da ultimo, è diventata virale la sfida “cicatrice francese”.

Dopo l’indagine avviata dall’Antitrust su TikTok per il caso della sfida ‘cicatrice francese’, il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro la società per le possibili fattispecie di violenza privata e corruzioni di minori. “Da tempo abbiamo avviato un monitoraggio dei social network segnalando ai gestori delle piattaforme e alle autorità competenti post e contenuti violenti o a rischio, ma nessuno interviene per oscurare tempestivamente le pagine pericolose e sanzionare i responsabili” denuncia il presidente Carlo Rienzi.

“Oltre alle sfide su TikTok che possono avere ripercussioni sulla sicurezza e sulla salute dei giovani, c’è il fenomeno altrettanto pericoloso dei genitori, quasi sempre influencer famosi, che pubblicano sui social foto dei propri figli spesso in posizioni o situazioni ambigue, tali da rappresentare una violenza verso i minori e una violazione di tutte le norme a tutela della privacy dei bambini” prosegue.

“L’indagine dell’Antitrust su TikTok è quindi utile ma rappresenta una goccia nel mare considerati i contenuti che circolano oggi sui social network e possono fortemente condizionare i più giovani, e che rendono sempre più pericolosi tali nuovi strumenti di comunicazione e condivisione” conclude Rienzi. Per tali motivi il Codacons ha deciso di investire della questione anche la Procura della Repubblica di Roma per le possibili fattispecie penali della vicenda, e se sarà aperta una inchiesta tutti i genitori i cui figli utilizzano TikTok potranno costituirsi come parte lesa.