Ciclo di conferenze sulla mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”

A partire dal 26 ottobre è in programma un ciclo di quattro incontri e conferenze che intendono approfondire tematiche e aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”, ideata e organizzata dal Parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi e a tutt’oggi in corso presso la Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024. Partendo dal centro monumentale di Alessandria d’Egitto, il programma di conferenze intende approfondire specifici aspetti della figura della dea Iside fino ad arrivare al regno di Meroe che tanto ha affascinato Nerone da organizzare una spedizione alla ricerca delle sorgenti del Nilo.
Convegno sulla seconda città dell”Impero, Alessandria d’Egitto
Ad aprire la conferenza “Una ricostruzione del centro monumentale di Alessandria d’Egitto greco-romana” a cura di Theodoros Mavrogiannis, professore di Storia antica alla University of Cyprus, e introdotta da Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo, in programma giovedì 26 ottobre alle 17 presso la Curia Iulia. Conoscere l’urbanistica di Alessandria, per risolvere il problema del naufragio del centro monumentale della più grande città ellenistica e della seconda città dell’Impero romano, risulta di particolare importanza per conoscere lo sviluppo urbanistico di Roma stessa, di cui Alessandria è stata un modello, dal progetto incompiuto di Giulio Cesare di un piano regolatore approvato nel 45 a.C., fino alle opere di Agrippa e di Augusto.

L’influenza di Alessandria sulla riforma urbanistica di Roma
L’influenza non ha solo interessato l’architettura, ma si è estesa anche ad aspetti concreti dell’amministrazione, come la riforma urbanistica di Roma tra il 12 e il 7 a.C. in 265 vici et compita e le modifiche del culto pubblico dei Lari diventati Lares Augusti in funzione del culto dinastico del Genius dell’imperatore, che riflettono l’organizzazione di Alessandria in quartieri per il culto dinastico di Arsinoe II. Sono, tuttavia, gli aspetti degli edifici monumentali, così imponenti e di grande rilievo (come lo stesso Pantheon di Roma che trasse ispirazione dell’edificio circolare per il culto dinastico di Alessandro Fondatore e di Tolomeo I, il Tychaion di Alessandria), che impongono il riesame, attraverso le fonti letterarie, del centro monumentale di Alessandria dei Tolomei.
Se poi si aggiungono i grandi mausolei imperiali (mausoleo di Augusto e di Castel Sant’Angelo), che avevano come punto di riferimento il Sema (il monumento della tomba a pianta centrale di Alessandro Magno), i confronti si estendono alla rinomata Reggia di Alessandria, la cui pianta e organizzazione interna forse influenzò la Domus Aurea di Nerone. Come nel caso della mostra “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, in corso nei sotterranei del Colosseo, è consuetudine del PArCo promuovere cicli di incontri di approfondimento sui propri progetti espositivi, quali occasioni di avvicinare il pubblico alla conoscenza di aspetti inediti e peculiarità in merito alle mostre in corso grazie alla collaborazione dei massimi esperti del settore.