Cinema e teatri, il coprifuoco li uccide. Riaprirà solo il 30%

Il coprifuoco alle 22 rischia di dare una pesante mazzata anche a cinema e teatri. Che si preparano a riaprire, da lunedì prossimo. Un appuntamento atteso da molti, che arriva prima di quanto concesso ad altre categorie. Come ad esempio per le palestre, che potranno ricominciare a lavorare solamente dal primo giugno. Ma tra l’entusiasmo per poter ricominciare a vedere le sale piene (si fa per dire, vista comunque la capienza ridotta e l’obbligo di distanziare i posti a sedere) e la realtà, ci si è messo il coprifuoco. Misura contestatissima, purtroppo almeno per ora mantenuta anche dal governo Draghi. Nonostante lo stesso Cts abbia recentemente chiarito di non essere mai stato consultato su questo punto specifico.

In ogni caso, gli spettacoli serali potranno iniziare al massimo alle 19. E questo comporterà scelte precise in termini di programmazione. Magari privilegiando i pomeriggi, e le pellicole per i più piccoli e per le famiglie. Mentre alcuni puntano l’indice sul periodo scelto per ripartire. Lo fa Luca Barbareschi, direttore  dei teatri Eliseo e Piccolo Eliseo. “Una follia dare il permesso di riaprire ora, quando la stagione artistica sta finendo” ha dichiarato lo stesso Barbareschi. E per ora i due celebri teatri romani rimarranno chiusi.

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Tra i cinema subito aperti nuovo Sacher, Greenwich e Farnese

Tra i primi ad annunciare la ripresa, il Farnese. Poi, il Greenwich, che comunica la notizia con i cartelli Riaccendiamo le luci. Ripartirà pure il Nuovo Sacher, con la proiezione di Minari di Lee Isaac Chung, in corsa per gli Oscar. E annunci di nuove aperture si attendono nelle prossime ore, in particolare per giovedì. «Sono stati mesi molto difficili per tutto il settore – sottolinea il segretario dell’Associazione Nazionale esercenti cinema Massimo Arcangeli – dobbiamo capire anche quale sarà la risposta del pubblico». Così come conferma Mario Lorini, presidente Anec: «Oltre centoventi strutture riaperte nel Paese non è ripartenza del mercato, servirà tempo, ma è un primo passo».

Ecco il cartellone dei Teatri. Restano chiusi Ambra Jovinelli, Quirino e Manzoni. Al Sistina solo Accademia per i giovani

Anche per lo spettacolo sono previste ripartenze progressive. A dare il via sarà la musica con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che riaprirà al pubblico, lunedì: Antonio Pappano dirigerà l’orchestra in un concerto dedicato ai volontari della Croce Rossa Italiana, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. Pronto il teatro dell’Opera, che, il 28 proporrà un concerto sinfonico diretto da Michele Mariotti dedicato a Giuseppe Verdi. Guarda più avanti il Teatro di Roma: dal 3 maggio, il Teatro Argentina, dal 4 il teatro India dal 5 infine, il teatro Valle. Le programmazioni proseguiranno fino a piena estate.

Ma se è vero che alcune realtà sono pronte a riaccogliere il pubblico, lo è pure che tante rimarranno chiuse. «Accogliamo la ripartenza come un segnale di speranza. Ma non si tratta di una riapertura concreta che si possa tradurre in lavoro per il settore – dice Massimo Romeo Piparo, direttore Atip-Associazione Teatri Privati Italiani -. Speriamo che parlarne comunque faccia sì che la gente si prepari alla stagione autunnale». Chiusi, dunque, Ambra Jovinelli, Quirino, Manzoni, Golden e altri. «Il Sistina – spiega Piparo, che ne è direttore artistico – riaprirà da giugno/luglio. Non per lo spettacolo ma, con la sua Accademia, per la formazione dei giovani».

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