Cinghiali inseguono una donna. La Lega: basta, la Regione Lazio ha fallito

cinghiali

“L’ultimo video in cui una signora viene inseguita da un branco di cinghiali in cerca di cibo presenti all’interno delle buste della spesa rappresenta il più palese fallimento della gestione della fauna selvatica dell’amministrazione Zingaretti”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini.  “Dall’indagine conoscitiva dell’Arsial del 2014 – ha aggiunto Giannini – alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa rispettivamente con Coldiretti e Legambiente e con Roma Capitale e città metropolitana nulla è cambiato.

I cinghiali minacciano le città

Le misure previste per il contenimento dell’eccessiva presenza di cinghiali sul territorio regionale e per limitare i rischi e i danni alla biodiversità, alla popolazione e alle imprese agricole si sono rivelate inefficaci. E’ rimasto inascoltato il grido d’allarme del mondo venatorio, coi dinieghi agli spostamenti degli abilitati per esercitare i prelievi al di fuori del proprio comune di residenza durante la pandemia.

La regione tuteli la sicurezza e l’incolumità pubbliche

I primi esiti negativi della politica venatoria regionale sono in corso. Ho presentato un’interrogazione immediata – conclude Giannini – per sollecitare l’amministrazione a prendere provvedimenti a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica, sostenendo con maggior efficacia sindaci e enti parco per questa ormai annosa questione”.

Attacchi alla regione anche da sinistra

Tuttavia c’è chi si oppone a trovare un rimedio. Il Ctda, Comitato Tutela Diritti Animali, affiancato dalla Lac (Lega per l’Abolizione della Caccia), ha fatto ricorso al Tar del Lazio. “Contro l’asta pubblica di cinghiali catturati vivi nei parchi dell’Insugherata e della Marcigliana, aree gestite da RomaNatura”. Un’asta dove – questa la preoccupazione di Ctda e Lac, “i cinghiali catturati con gabbie trappola diverranno merce per il miglior offerente, industria alimentare inclusa. La loro sorte sarà, quindi, la morte essendo escluse le donazioni di cinghiali ad associazioni animaliste”.

Ricorso al Tar per l’esclusione dal bando d’asta

“Come Comitato Tutela Diritti Animali abbiamo chiesto l’annullamento dell’atto emanato. Previa sospensione degli effetti, in quanto privo dei requisiti richiesti dalla legge nazionale e regionale – spiega il Ctda -. Il provvedimento è carente di una serie di requisiti. Quali la mancanza di adozione di misure di prevenzione e di contenimento. Poi la mancanza di parere obbligatorio di ente esterno, la mancanza di censimento della popolazione di ungulati. Oltre all’esclusione delle associazioni preposte alla tutela degli animali dal bando di asta”. Il Tar del Lazio dovrebbe esprimersi a stretto giro.