Ciro Immobile nella storia. È record di tutti i tempi

Immobole

Ciro Immobile è sempre più il bomber indiscusso della Lazio e della Nazionale italiana. Ed è nella storia. Il fenomeno nato trent’anni fa a Torre Annunziata non si ferma davvero più. Sono ben 27 le reti realizzate dal numero nove della Lazio nelle prime 25 partite di campionato e non accadeva dalla stagione 1959 ‘60, quando a realizzare un identico bottino fu nientemeno che Angelillo, il mitico centravanti dell’Inter stellare allenata da Helenio Herrera. Ora Immobile precede di sei reti CR7, e punta diretto al record detenuto da Gonzalo Higuain di 36 reti in una sola stagione. Non dipenderà solo da lui visto come si sta mettendo il campionato di serie A con l’emergenza coronavirus, ma certamente ci proverà. Intanto tra i giocatori della massima serie nazionale ancora in attività solo Ibrhaimovix e Quagliarella hanno segnato più gol di lui, rispettivamente 123 e 158 reti.

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Immobile nella storia. Ed è record

Record quindi per Ciro Immobile che eguaglia Angelillo per i gol realizzati in seria A dopo 25 partite e fa volare Lazio al primo posto in classifica. Ci sarebbe da fare i salti di gioia per ciò che la squadrava biancoceleste sta realizzando in questa stagione magica. E non è solo la prima squadra a fare faville. La buona stella si è estesa anche al calcio femminile, dove le aquilotte hanno battuto per 1 a 0 le rivali giallorosse. Intanto secondo le stime ufficiali il valore della rosa dopo gli ultimi risultati è aumentato di ben 55 milioni. Per la gioia di Claudio Lotito che sta per rinnovare il contratto a Luis Alberto con un ingaggio da top player. Tutto bene dunque? Certamente sì se non ci fosse il coronavirus. E un calendario sempre più indecifrabile. Così comincia a farsi strada l’idea del complotto.

Calendario stravolto. E si fa strada l’idea del complotto

Il calendario della serie A è totalmente stravolto dal coronavirus, e sicuramente visto quanto sta accadendo in Italia con la pandemia che si diffonde, il panico e le scuole chiuse questo sembra essere il problema minore. Ma siccome parliamo di sport, la riunione che si è tenuta oggi ai massimi livelli governativi con il ministro Spadafora tiene banco. Ieri sera era circolata la voce che il campionato potesse essere concluso prima, addirittura congelando la classifica all’ultimo turno in cui tutte le squadre hanno potuto giocare. In questo caso la classifica vedrebbe campione d’Italia per un punto la Juventus davanti alla Lazio, ed è esplosa sul web la rabbia del popolo biancoceleste. Per quella che verrebbe considerata come una vera e propria ingiustizia, anche tenendo conto della situazione eccezionale in cui ci troviamo.

Le rassicurazioni di Spadafora

Il ministro per lo sport Spadafora proprio oggi uscendo da una concitata riunione in Comsiglio dei ministri, ha rassicurato che il campionato andrà avanti, ma probabilmente a porte chiuse. Questo consentirebbe di avere un trattamento uguale per tutti i club e di far vedere comunque ai tifosi le partite della loro squadra del cuore almeno in televisione. Certo i danni per i club ci saranno e saranno elevati. E se si giocherà a porte chiuse bisognerà decidere che fare con gli abbonati. Se rimborsare parte dei tagliandi o meno, visto che si tratta di un evento chiaramente eccezionale. Oggi le vere preoccupazioni degli Italiani sono certamente altre, ma un po’ di chiarezza anche per il mondo dello sport è d’obbligo. E governo e Lega calcio sembrano brancolare nel buio.