Cittadini in piazza contro l’Inceneritore: ieri la manifestazione a Marino

Cittadini in piazza contro l’inceneritore di Santa Palomba. Con loro i Sindaci e i delegati dai comuni che rischiano di subire le dirette conseguenze dell’impianto che dovrebbe smaltire 600mila tonnellate di rifiuti all’anno. Ieri si è tenuta una partecipata manifestazione a Santa Maria delle Mole, nel Comune di Marino, per ribadire il “NO all’inceneritore”
I Sindaci di Pomezia, Albano, Nemi, Colonna, Rocca di Papa, Rocca Priora e i delegati di Ardea, Ciampino e Genzano e di Città Metropolitana si sono schierati accanto ai loro concittadini e ai comitati e le associazioni che portano avanti la battaglia contro la megastruttura di Acea che mette a rischio chi vive in quelle zone.

Nel pomeriggio di ieri Piazza Sciotti, nella frazione di Marino si è riempita di manifestanti e striscioni. Un’assemblea pubblica, come l’hanno definita gli organizzatori, promossa dal Comune di Marino.
“Abbiamo chiesto di proseguire nel lavoro comune: aderendo alla nostra richiesta di audizione urgente in Regione Lazio e promuovendo un’iniziativa congiunta a Palazzo Chigi per chiedere di ripristinare l’equilibrio dei poteri ad oggi tutti concentrati nella persona di Gualtieri con palese conflitto di interesse come i precedenti abbondantemente dimostrano” ha fatto sapere l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore.
La delibera unanime da Pomezia
Quest’ultima iniziativa prende piede dal voto favorevole unanime del Consiglio Comunale di Pomezia che riconosce l’area di Santa Palomba, dove sorgerà l’inceneritore, come zona a elevato rischio di crisi ambientale, sulla base dell’elevata concentrazione di stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
“La delibera comunale a Pomezia sull’applicazione della legge 13/2019 è stata l’occasione dell’iniziativa promossa dall’Unione dei Comitati e patrocinata dal Comune di Marino con il Sindaco, Stefano Cecchi, che ha ospitato l’iniziativa coinvolgendo gli altri Sindaci colpiti dal mega inceneritore” continuano i comitati.
Una “partita truccata”
“Finora la partita è stata truccata, se si ripristina il diritto vinciamo noi, vince il territorio e la sua popolazione” tuona in conclusione la lettera.
Le manifestazioni, le proteste e le iniziative organizzate dai cittadini per far fronte alla scelta di Gualtieri e la sua giunta vanno avanti. Non dimentichiamoci che molti dei ricorsi presentati al Tar sono frutto di un esborso economico collettivo dei cittadini che hanno aderito.