Civita Castellana, la Corte dei conti fa sequestrare immobili per quasi tre milioni di euro

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Operazione delle Fiamme Gialle a Civita Castellana, nella Tuscia. Militari del Comando Provinciale di Viterbo hanno eseguito un sequestro conservativo “ante causam” (ossia una misura cautelare anteriore alla causa) di immobili. Emesso dalla Corte dei Conti per il Lazio, nei confronti di 13 medici, per un ammontare complessivo di 2.803.442,72 euro a garanzia del danno erariale cagionato in danno alle Asl di appartenenza. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Civita Castellana, a seguito della “Operazione Panacea”, avevano provveduto a denunciare 16 medici alla Procura della Repubblica di Viterbo ed a segnalare un danno erariale pari a 3 milioni.

Nel mirino la Cittadella della Salute di Civita Castellana

Era infatti stato scoperto un poliambulatorio sito all’interno della “Cittadella della Salute” di Civita Castellana, ove prestavano la propria attività lavorativa medici di medicina generale. Unitamente a medici specialisti, dipendenti di strutture pubbliche non autorizzati dalle amministrazioni di appartenenza allo svolgimento di attività privatistica. I professionisti coinvolti, infatti, hanno, a vario titolo, ideato, condotto e partecipato alla realizzazione ed al funzionamento del poliambulatorio abusivo all’interno del quale ricevevano i propri pazienti, alcuni dei quali provenienti anche da fuori provincia. In tal modo, i sanitari hanno ottenuto compensi non spettanti e lesivi degli interessi di esclusività del Servizio Sanitario Nazionale.

La magistratura contabile decide per il sequestro conservativo

Al termine delle indagini le fiamme gialle civitoniche, segnalavano alla Corte dei Conti per il Lazio e per l’Umbria, per il danno patrimoniale al Ssn, tutti i soggetti coinvolti. Nei confronti dei quali emessi provvedimenti di citazione in giudizio e inviti a fornire deduzioni. In particolare, la Magistratura Contabile per il Lazio ha emesso un provvedimento di sequestro conservativo degli immobili intestati ai responsabili. E fino a concorrenza del danno cagionato, a garanzia della pretesa erariale. Tutti i beni sequestrati, su disposizione dell’Autorità giudiziaria Contabile, trascritti in favore dell’Ente danneggiato dai comportamenti tenuti dai responsabili.

(Foto: Viterbo Sanità news)