Civitavecchia. ‘Dovete pagare la droga’, danno fuoco a 3 auto e ai portoni di casa. Arrestati 3 giovani

Un debito di droga alla base, poi gli incendi e le ritorsioni. Dovevano pagare, dovevano farlo subito. E così il 24 ottobre scorso dalle parole sono passati ai fatti per intimorire due giovani, uno italiano e uno romeno. Loro, tre ragazzi, avrebbero prima appiccato il fuoco a tre auto, che erano parcheggiate sulla via a Civitavecchia, poi hanno incendiato due portoni di ingresso di due abitazioni. Incendi non certo casuali: si sarebbe trattato di atti di ritorsione finalizzati a esercitare pressioni sui due che avevano quel debito da saldare.
Ora, a distanza di mesi, grazie a una maxi operazione congiunta di Polizia e Carabinieri di Civitavecchia i tre presunti responsabili sono stati arrestati. Nella serata del 22 gennaio scorso, infatti, le forze dell’ordine hanno fermato i tre, tutti giovani e tutti accusati di aver commesso i reati di danneggiamento seguito da incendio, estorsione e atti persecutori.

Le indagini dopo gli incendi a Civitavecchia
La sinergia investigativa tra i Carabinieri e la Polizia di Stato, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, dott. Alberto Liguori e dal Sostituto Procuratore dott. Roberto Savelli, ha permesso di ricostruire con precisione l’accaduto e di identificare gli indagati. Nel corso di questi mesi sono stati analizzati i messaggi, che i tre arrestati si sono scambiati, ma sono stati presi in considerazione e sono stati fondamentali i filmati provenienti dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona.
Grazie all’indagine, le forze dell’ordine hanno avuto modo di mettere insieme ai tasselli. Dietro agli incendi e alle ritorsioni ci sarebbe stato un mandante, agli arresti domiciliari. Lui avrebbe dato precise indicazioni durante la notte agli altri due esecutori, li avrebbe incitati alla violenza e avrebbe chiesto loro di fare dei video per vedere se effettivamente avessero messo in pratica le sue ‘regole’ e avessero seguito alla lettera le sue istruzioni.
Un modo per depistare
Un’attenzione particolare è stata dedicata all’analisi degli incendi stessi, che, secondo gli elementi indiziari raccolti, erano stati intenzionalmente diretti verso veicoli con l’obiettivo di depistare le indagini e nascondere l’identità dei veri destinatari delle fiamme. Questo stratagemma serviva per sviare le forze dell’ordine, rendendo più difficile l’individuazione dei responsabili.
Ma così non è stato. I Carabinieri e la Polizia sono riusciti a risalire ai tre e ad arrestarli. Ora si trovano nella casa circondariale di Civitavecchia.