Clan dei Casalesi, GDF sgomina banda delle slot ad Ardea

Duro colpo inferto questa mattina dalla Guardia di Finanza al clan dei Casalesi. Infatti le Fiamme Gialle con una azione coordinata al culmine di una indagine che durava da tempo hanno sgominato un troncone del clan dedito al riciclaggio e allo sfruttamento illegale del gioco d’azzardo. Unito con la pratica dell’usura. Tanti soldi riciclati dalla malavita o investiti in immobili e terreni. Ovviamente di proprietà di intestatari fittizi. Secondo quanto riportato dal Messaggero.it il blitz sarebbe scattato nella prima mattinata nella cittadina di Ardea. Poche decine di chilometri a sud della capitale. E avrebbe portato al sequestro di 22 milioni di euro e all’arresto di svariate persone. Membri del clan, ma dalle notizie riportate anche insospettabili come un imprenditore di Formia. La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato la bellezza di sette imprese, nove unità immobiliari e due terreni. Dei quali uno a Roma e uno in provincia de L’Aquila. Tutti beni ottenuti tramite minaccia o violenza nei confronti dei legittimi proprietari. Vittime del gioco di azzardo e finiti nella spirale perversa e terribile dell’usura.

GDF sgomina racket legato a usura e gioco d’azzardo ad Ardea. Era legato al clan dei Casalesi di Iovine e Guarnera

L’indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Corte di Appello di Roma che ha portato a sgominare la banda delle slot machine attiva tra Roma e il sud  pontino parte da lontano. E precisamente dagli arresti che nel 2013 hanno decapitato il clan dei Casalesi mettendo le manette ai suoi capi. In particolare erano finiti in prigione il boss Mario Iovine e gli altri capi della banda Sergio e Sandro Guarnera, Sandro Crispoldi e Arben Zogu. Tutti imputati dei reati di estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Il tutto condito da minacce e violenza contro le vittime. Oggi questa joint venture legata alle slot machine e al gioco d’azzardo che aveva il suo quartier generale ad Ardea ha subito un altro durissimo colpo. E ovviamente non è mancato neanche in questo caso il tweet della Raggi. Che fa bene ad essere contenta. Ma che dovrebbe pensare prima di tutto ad amministrare meglio la città di cui è sindaca da quattro anni.

Raggi ringrazia la Guardia di Finanza. Giusto, ma lei deve garantire trasporti e pulizia e tappare le buche di Roma

E’ arrivato puntuale il tweet di Virginia Raggi. Che ringrazia la Guardia di Finanza per il maxi blitz compiuto tra la cittadina di Ardea ed il sud pontino. Sequestrati definitivamente beni per 22 milioni di euro frutto dei contatti tra la malavita romana e napoletana sul litorale di Roma. Grazie a GDF e Corte di Appello di Roma per operazione contro clan Casalesi e Guarnera. Avevano imposto slot machines ai commercianti di Aprilia. Fuori la mafia da Roma. Questo il tweet completo della sindaca. Certamente condivisibile in ogni parola. Peccato che le operazioni non le abbia certo coordinate lei. E magari qualche dichiarazione in meno e un po’ di decoro in più in città sarebbero in linea con quanto i cittadini si aspettano da un sindaco. Che deve garantire i trasporti, la pulizia e tappare le buche delle strade. Mentre alla nostra sicurezza ci pensano per fortuna e ottimamente le Forze dell’Ordine.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/casalesi_clan_sequestro_22_milioni_acilia_slot_ultim_ora_news-5304529.html