Clandestini, +174% gli arrivi dalla Tunisia: dove non c’è nessuna guerra o persecuzione

guardia di finanza

Contenuti dell'articolo

Clandestini, la Guardia di Finanza ci dà alcune informazioni. Sono stati 1.531 gli interventi eseguiti lo scorso anno dalla Guardia di Finanza, “salvate” 1.718 persone e recuperate 122 salme. Ma siamo sicuri che il termine “salvate” possa essere utilizzato per chi volontariamente si affida a un gommone rotto o a un relitto, ben sapendo che di lì a poco arriverà la Guardia di Finanza o qualche altra barca caritatevole a prelevarli? Quella gente ha violato la legge del loro Paese e del nostro, mettendo anche a rischio i minori: non vanno arrestati anziché finanziati?

La Guardia di Finanza vanta i recuperi in mare degli immigrati irregolari

La Guardia di Finanza ci dà anche altre informazioni, più interessanti. Il fenomeno dell’immigrazione irregolare via mare, soprattutto nella seconda parte del 2020, ha evidenziato un’intensificazione con un incremento del numero di migranti di nazionalità tunisina pari al 174% in più rispetto al 2019. Ciò ha reso la Tunisia il Paese di provenienza con maggiore incidenza sul fenomeno complessivo. E’ quanto emerge dal bilancio operativo del 2020 diffuso dalla Guardia di Finanza nel 247esimo anniversario di fondazione.

Arrestati 73 scafisti su decine di migliaia di fuorilegge

Diffuso l’impiego, soprattutto nei settori dello Ionio settentrionale e dell’Adriatico meridionale, di imbarcazioni a vela condotte da skipper dell’est europeo con bandiere straniere per confondersi con il diporto nautico. Complessivamente, arrestati 73 scafisti e sequestrate 587 imbarcazioni mentre i clandestini intercettati dai Reparti erano in totale 19.603. La Guardia di Finanza ci sa dire se in Tunisia vi siano guerre, guerre civili, persecuzioni o calamità naturali? No, altrimenti non verrebbero solo giovani sani, forti, nutriti e con l’Iphone.

Ma quale vigilanza marittima e terrestre dei confini…

Fondamentale – prosegue la nota -, in questo ambito, la collaborazione con le organizzazioni internazionali tra le quali quella con l’Agenzia della Guardia di Frontiera e Costiera Frontex, iniziata nel 2007. Con la partecipazione alle prime operazioni congiunte per la vigilanza marittima e terrestre dei confini esterni dell’Unione Europea. Loro dicono vigilanza marittima e terrestre dei confini, ma non è così. Queste operazioni si sono trasformate in recupero – magari su segnalazione – di fuorilegge che volevano entrare a pagamento in Italia senza averne i requisiti.

Quanto costano agli italiani queste continue operazioni navali?

Lo scorso anno il Corpo ha coordinato, attraverso l’International Coordination Centre presso il Comando Operativo Aeronavale di Pomezia, l’operazione “Themis 2020”, finalizzata al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei crimini transfrontalieri via mare cui partecipano numerosi Paesi membri, oltre ad Agenzie europee e Organizzazioni Internazionali. La Gd ha preso parte, inoltre, con proprio personale e mezzi aeronavali, alle analoghe operazioni organizzate in Spagna, Grecia. Ci pare il contrasto all’immigrazione irregolare sia clamorosamente fallito, stando ai dati che la stessa Finanza fornisc. E poi vorrmmo sapere quanto sono costate agli italiani tutte queste operazioni.