Clandestini, dietrofront della Germania: basta finanziamenti del governo alle ong

nave ong clandestini

La Germania pare orientata a bloccare i finanziamenti per il 2024 alle ong che “soccorrono” i clandestini nel Mar Mediterraneo. Lo riferisce la “Bild”, preannunciando la svolta nella linea di Berlino. Il tema è stato oggetto di discussioni e contrasti tra Italia e Germania nelle ultime settimane. Nel 2023 il ministero degli Esteri tedesco aveva stanziato 2 milioni destinati alle ong. Il governo tedesco, scrive il tabloid tedesco, “in vista della Legge di bilancio per il 2024 non inserisce la norma invece inserita nella legge di bilancio 2023”. Secondo le informazioni raccolte da “Bild” “non si tratterebbe di una svista” ma di un dietrofront.

La sinistra tedesca in favore delle ong

“La Cancelleria è contraria a un ulteriore finanziamento e anche il ministero degli Esteri è della stessa opinione”, spiega una fonte al quotidiano tedesco. Tuttavia l’ultima parola spetterà al Parlamento. E secondo il giornale i Verdi sarebbero intenzionati a fare pressione per fare inserire un finanziamento per le ong anche il prossimo anno nella legge di bilancio.

Meloni: i 27 Paesi Ue d’accordo sul contrasto all’immigrazione clandestina

Intanto ieri, al termine del Consiglio Europeo informale a Granada, che ha affrontato anche la questione immigrazione, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si dice “molto soddisfatta di quello che sta accadendo a livello europeo. Per chi conosce le dinamiche un po’ di quello che accade qui dentro, oggi obiettivamente ci troviamo in un Consiglio Europeo in cui 27 Paesi sono d’accordo sul fatto che la priorità è fermare l’immigrazione illegale, a partire dalla dimensione esterna”. “Questo è indubitabile – continua Meloni – dopodiché bisogna essere bravi nell’implementazione.

Combattere le organizzazioni criminali

E’ la ragione per cui abbiamo organizzato questa iniziativa, che coinvolge anche esponenti al di fuori dell’Ue, ma non dell’Europa, a partire dalla Gran Bretagna di Rishi Sunak, che prevede cose molto concrete che vanno fatte per ottenere alcuni obiettivi, il primo dei quali è combattere le reti dei trafficanti, che ancora oggi vengono definite da vari esponenti del Consiglio e dalla presidente della Commissione Europea come delle organizzazioni criminali, che vanno combattute come tutte le organizzazioni criminali, e un lavoro molto importante e complesso che va fatto sulle cause della migrazione in Africa”.