Clandestini, non è il governo italiano che li gestisce male, l’offensiva degli immigrati è mondiale

clandestini lampe

Clandestini, l’emergenza non riguarda solo l’Italia. Blindatura dei confini, rafforzamento dei controlli alle frontiere, muri e barriere a fronte di sbarchi e aumenti record di illegali in fuga: l’incremento delle partenze di immigrati illegali e la mancanza di una loro gestione globalmente conseguente trasformano una potenziale opportunità per chi parte e per chi accoglie in una situazione di costante pericolo e di assoluta emergenza. L’allarme è globale: se Parigi annuncia rinforzi per i controlli alla frontiera italiana e Berlino rinvia fino a nuovo ordine la selezione per i richiedenti asilo dall’Italia, a New York il sindaco democratico Eric Adams ha parlato di una città piegata da un afflusso di 110mila richiedenti asilo provenienti dal confine meridionale.

Attacchi a Biden per non aver saputo gestire l’immigrazione

Per mesi, Adams ha criticato il presidente Biden e il governatore Kathy Hochul per non aver aiutato l’amministrazione a gestire il fenomeno e ha chiesto finanziamenti e permessi di lavoro accelerati. “Questo problema distruggerà New York “, ha affermato. “Non stiamo ricevendo alcun sostegno su questa crisi”, ha detto Adams. La crisi è subito entrata in campagna elettorale. I leader repubblicani, alcuni dei quali hanno provveduto a inviare autobus carichi di migranti a New York, hanno sempre più usato le critiche del sindaco democratico a Biden per attaccare l’attuale leader della Casa Bianca. L’ex vicepresidente Repubblicano Mike Pence si è complimentato con il sindaco della Grande Mela, perché disposto a chiamare in causa Biden e la sua amministrazione per il loro assoluto fallimento nel proteggere il confine meridionale.

I clandestini trasferiti nelle zone chic dei dem

Ma Adams ha anche sollevato l’ira dei gruppi di difesa degli immigrati e di alcuni democratici, che hanno definito razzista la retorica del primo cittadino di New York, la città che per decenni è stata con Ellis Island una porta d’ingresso in America. Ha avuto un sottofondo chiaramente politico anche la gestione dei clandestini pensata qualche mese fa dal governatore Repubblicano della Florida, Ron DeSantis, che ha peraltro provocato una “situazione umanitaria urgente” in Massachusetts, trasferendo circa 50 clandestini privi di documenti a Martha’s Vineyard – “l’isola dei Democratici’ – senza preavviso.

Texas e Florida mandano i clandestini a Washington

Quasi contemporaneamente due autobus partiti dal Texas trasportavano circa 100 clandestini prevalentemente venezuelani a Washington. Come DeSantis, anche il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, ha adottato un approccio conflittuale e teatrale nei confronti dell’amministrazione Biden sull’immigrazione, caricando i clandestini su autobus diretti a New York, Chicago e Washington, tutte città con sindaci democratici. In Massachusetts, le autorità si sono affrettate ad accogliere gli illegali inviati da DeSantis. Molti di loro non avevano alcuna idea di dove si trovassero, parlavano poco o niente inglese e camminavano per diversi chilometri dall’aeroporto in una città vicina per cercare aiuto.