Clandestini, sbarchi senza fine. Fermati 25 trafficanti di schiavi, sono quasi tutti africani

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Ancora un maxi sbarco a Lampedusa. Dopo i 115, tra cui 3 donne, che a bordo di un grosso peschereccio autonomamente all’alba hanno raggiunto molo Favaloro, sulla più grande delle Pelagie sono giunti in 125. Gli uomini della Guardia di finanza li hanno intercettati su una grossa lancia. Secondo quanto hanno riferito ai militari, sarebbero partiti dalla Libia. Intanto sull’isola si susseguono gli arrivi, già 15 a partire dalla mezzanotte con circa 800 persone sbarcate. Il centro di accoglienza è nuovamente al collasso.

La Polizia di Catania cattura 25 scafisti africani

Intanto la Polizia di Stato di Catania, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha fermato 25 persone gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta per lo più di guineani e ivoriani, componenti del sodalizio di matrice straniera specializzato nell’offrire ai connazionali pacchetti completi di viaggio. Rintracciati in diverse località del territorio nazionale. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Catania, era partita dalle dichiarazioni di una minorenne che, prelevata dalla comunità, è stata immessa su un autobus diretto al nord dove ad attenderla vi erano alcuni dei suoi aguzzini.

Disarticolate diverse cellule di favoreggiatori dell’immigrazione clandestina

“Abbiamo disarticolato diverse cellule di favoreggiatori dell’immigrazione clandestina diffuse su tutto il territorio nazionale. Ciascuna con specifici compiti di accoglienza, gestione e invio oltre confine di migranti provenienti dall’area subsahariana e intenzionati a oltrepassare l’Italia per recarsi in altri Paesi dell’Unione Europea. Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Dda di Catania, hanno consentito di colpire un’organizzazione composta da stranieri di origine africana dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Erano in grado di contattare il migrante direttamente in territorio africano (Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Libia) e di condurlo, dietro pagamento di somme di denaro superiori ai mille euro, nel Paese europeo prescelto.

Si tratta di reati gravi, commessi in diversi Paesi e caratterizzati dalla transnazionalità. Colpire i partecipanti a queste consorterie continua a essere una priorità per la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato” ha detto il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Prefetto Francesco Messina.