Claudio Barbaro (FdI): “Perché il governo ha rinunciato a investire nello Sport?”

sport merita rispetto

“Dal punto di vista della ripresa dalle associazioni sportive arrivano segnali di grandi problemi. L’andamento ordinario della presenza è ridotto di almeno il 50% rispetto ai numeri abituali”. E’ l’allarme lanciato dal presidente dell’Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, Claudio Barbaro, parlando della difficile situazione del mondo dello Sport alla luce dell’emergenza legata al Covid. “In più va aggiunto che come sostegni non si sono riscontri di interventi tangibili diretti o indiretti per crediti d’imposta – prosegue il presidente dell’Asi -. All’interno del nostro mondo le associazioni sono l’architrave dello sport italiano”. “Come Asi abbiamo sempre cercato di aiutare i nostri associati con risposte certo minimali ma abbiamo messo in atto tutte le attenzioni possibili alle esigenze del nostro territorio.

Le misure del governo per lo Sport sono largamente insufficienti

Come? Erogando circa un milione di euro attraverso bandi che hanno permesso con piccole cifre spalmate su tutto il tessuto associazionistico di dare una boccata di ossigeno”. “Ma il Pnrr è altamente insufficente e le misure in Legge di Bilancio sono inesistenti. Tutto lo sport avrebbe avuto bisogno di una boccata di ossigeno”. “Come Fratelli d’Italia ci siamo chiesti perché nel momento in cui ci sono macerie nel mondo dello sport con l’esigenza di iniezioni dirette di sostegni, il governo abbia stanziato 700 milioni per nuovi impianti, ampliamento di Sport e Periferie, un passaggio importante ma non fondante per la ripresa e la ricostruzione per l’intera impalcatura dello Sport”, dice l’esponente di Fdi.

Con Draghi non c’è neanche più un ministero per lo Sport

“Il governo ha progressivamente rinunciato a investire nello Sport, ho denunciato questa inversione di tendenza dell’esecutivo Draghi. Mentre nel Conte due c’era un ministero dello Sport, con una attenzione comunque filtrata dalla presenza del ministro, il nuovo governo ha soppresso il ministero dando il segnale di una certa disattenzione – prosegue Barbaro -. A questa disattenzione verso il mondo dello sport del governo sono seguiti dei passaggi oggettivi con provvedimenti importanti come il Pnrr e la Legge di Bilancio. Rispetto a quelle già scarse attenzioni come supporto ai lavoratori sportivi e contributi a fondo perduto per le associazioni sportive. Quest’anno non c’è stata una attenzione similare: all’interno del Pnrr i soldi ci sono ma sono stati stanziati per la costruzione degli impianti sportivi”.

Ricostruire l’impalcatura dello Sport italiano

“E’ un passaggio importante ma non fondamentale per la ricostruzione dell’intera impalcatura dello Sport italiano. Il dato del 50% delle presenze ha un impatto drammatico, c’è la necessità di riabituare la gente a frequentare gli impianti sportivi attraverso misura di incentivi come quelle utilizzate per le terme con sgravi che hanno permesso di aumentare il numero dei frequentanti. In commissione Bilancio ho anticipato un mio emendamento che prevede l’estensione del bonus wellness, prevedendo uno sgravio per una misura massima di 200 euro”. “Bisogna estendere ai crediti di imposta la possibilità di sostenere le associazioni sportive.

Costi fissi inalterati ma calo del fatturato

C’è il dato inconfutabile che a fronte delle strutture con una frequenza ridotta del 50% esistono dei costi fissi per le associazioni come i canoni di locazione che rappresentano quei costi fissi rimasti inalterati. A fronte però di un calo del fatturato registrato di circa il 50 per cento. Come Fratelli d’Italia abbiamo proposto degli emendamenti che vanno in una direzione ben precisa. Dal credito d’imposta rispetto a costi che arrivano ma che molti non hanno la possibilità di affrontare”, conclude.