Claudio Durigon si dimette. Un gesto di dignità contro la brutta politica

Claudio Durigon

Claudio Durigon si è dimesso da sottosegretario. Lo ha fatto questa sera decidendo di dimostrare che non ha voluto fare una battaglia di poltrona.

L’indecorosa rissa politica scatenata dalle sue dichiarazioni sul parco di Latina da intitolare ad Arnaldo Mussolini – come fu in origine – finisce con un gesto dignitoso. Ha prevalso la volontà di tutelare il governo, il partito, la sua stessa immagine di uomo politico.

La cagnara di Pd e Cinquestelle

Pd e Cinquestelle avevano scatenato un’incredibile cagnara che poteva mettere a rischio il governo di Mario Draghi. Un franco colloquio tra Matteo Salvini e Claudio Durigon è servito a testimoniare la lealtà della Lega al premier. Perché è stata semmai la sinistra a mettere ostacoli lungo il cammino dell’esecutivo.

Ovviamente da parte dell’ex sottosegretario c’è amarezza per il trattamento riservatogli anche da qualche alleato: persino da Forza Italia c’è stato fuoco amico e sarebbe stato bene evitarlo. Non sono certo sfuggiti alcuni post e tweet davvero di pessimo gusto.

Ma è la politica e adesso si dovrà aprire una nuova pagina. Perché se un’orchestrata campagna politica è sufficiente per far fuori un esponente di governo, questo potrà e dovrà accadere anche con altri rappresentanti dell’esecutivo. E stavolta senza riguardi per alcuno.

Durigon ha spiegato il suo gesto in una lunga lettera diffusa nelle ultime ore chiarendo di non aver voluto affatto manifestare chissà quale apologia di Fascismo. Ma una affermazione di carattere simbolico è stata usata per una sciacallesca campagna di aggressione che certo non può durare oltre alla luce di quanto accade in Italia e fuori.

Nella sua lettera di dimissioni da sottosegretario Durigon si scusa per quanto provocato dalle sue frasi sul parco di Latina e comunque proseguirà nel suo impegno militante per la città e il suo partito.

Ecco il testo della lettera di Durigon dal sito de Il Tempo.