Lotito, lo scandalo di un Senato che fa a pezzi il voto popolare

Scandalo Lotito

Ormai è uno scandalo, è lo scandalo Lotito. Che assieme all’ex deputato Boccardi rivendica da anni il pieno diritto, per i voti conseguiti, ad entrare al Senato. Ma glielo impediscono.

Siamo alla vigilia dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, che potrebbe essere invece votato da chi non ha titolo.

Uno scandalo il no a Lotito

È l’incredibile storia che non si riesce a risolvere a Palazzo Madama.

Eppure per la giunta per le elezioni del Senato, presieduta da Maurizio Gasparri, lo scandalo è il mancato ingresso di Lotito al Senato. Che in un incredibile guazzabuglio burocratico impedisce di ratificare la nomina – decisa dagli elettori nel 2018 – di altre centinaia di senatori. Che pure dovranno votare per il successore di Mattarella al Colle.

È una vicenda su cui si è cincischiato fin troppo. Ognuno rimbalza la competenza all’altro e la presidente Casellati dice di non poter mettere all’ordine del giorno dell’assemblea di Palazzo Madama la soluzione del caso Lotito. Ma ci chiediamo: se un organo del Senato stabilisce che il seggio spetta a lui e non ad un altro grazie al ricalcolo dei voti, perché si impedisce l’affermazione del principio che i senatori li elegge il popolo la cui volontà non può essere sequestrata da alcuno?

Una democrazia davvero strana

E’ davvero una strana democrazia quella che prevede ricorsi contro la proclamazione degli eletti, li giudica fondati dall’organo che è chiamato ad esaminarli e poi si tiene nei cassetti la decisione che fa giustizia.

Ormai è dal settembre 2020 che la giunta per le elezioni si è pronunciata a favore di Claudio Lotito ed è davvero inaccettabile che non si muova nulla e nessuno.

Il voto dei cittadini non può essere inquinato da manovre di Palazzo e Lotito ha pieno diritto ad essere proclamato senatore, anche se con gravissimo ritardo. Sembra incredibile doverlo ribadire, ma non possono esserci più alibi dopo un tempo enorme trascorso invano.