Codice rosso in Veneto applicato contro marocchino per minacce e aggressioni alla ex

medico

Minacce, continue telefonate e aggressioni fisiche che in due volte in pochi giorni hanno fatto finire in ospedale la ragazza che lo stava lasciando: per questo un 23enne marocchino è stato arrestato in flagranza differita a Padova. Si tratta – dice la questura – di uno dei primi casi di applicazione del codice rosso bis in Veneto. L’arresto risale a ieri. Gli agenti delle volanti sono intervenuti nel pronto soccorso dell’ospedale di Padova, dove si era recata una 21enne aggredita poco prima dal compagno. Nemmeno lì l’ha lasciata stare il 23enne, giunto prima dell’arrivo della polizia nella struttura sanitaria, alla ricerca della ragazza. La giovane, visibilmente scossa e agitata, ha ricevuto assistenza e ha sporto denuncia contro l’uomo, con cui conviveva da circa un anno.

La giovane finita all’ospedale più volte

Lui – a quanto ha riferito la donna – le impediva di cercarsi un lavoro e la opprimeva. Da qui la decisione di mettere fine alla relazione e cercarsi una nuova casa. Proprio quella sera era andata a vedere una stanza dove alloggiare, ma lui, che insisteva per accompagnarla, l’aveva seguita. Al culmine dell’ennesimo litigio, consumato in strada, in via Tre Garofani, il 23enne l’ha trattenuta per un braccio, torcendole il polso. La ragazza è scoppiata in lacrime e alcuni passanti che hanno assistito alla scena, hanno chiamato il 118. Non era la prima volta che la giovane finiva in ospedale: solo pochi giorni prima, a seguito di un’altra aggressione, aveva perso i sensi ed era stata trasportata all’ospedale di Chioggia.

Il marocchino si presenta pure all’ospedale per perseguitarla

Anche mentre raccontava quanto accaduto agli agenti – riferisce la nota della questura di Padova – la giovane vittima ha continuato a ricevere chiamate e messaggi whatsapp da parte del ragazzo, che nel frattempo si era nuovamente presentato al triage del pronto soccorso. Lì i poliziotti lo rintracciano e accompagnano in questura, dove a seguito delle procedure di identificazione arrestato in flagranza differita per maltrattamenti, prima di essere trasferito nel carcere di Padova. Per la vittima si è reso necessario il ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti clinici.

Per il maghrebino “arresto differito”

Il questore della provincia di Padova Marco Odorisio “nel complimentarsi con gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico – squadra volanti per l’ottimo lavoro svolto con professionalità, empatia e tempestività”, sottolinea come “sia stata la prontezza e sensibilità degli operatori di sanitari dell’azienda ospedaliera che con la tempestiva segnalazione alla sala operativa della questura, hanno consentito l’arresto differito del 23enne”.