Colleferro, quando la movida uccide. L’ex sindaco Moffa: “Fenomeno sottovalutato”

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Omicidio di Colleferro, l’intera regione è sotto choc. Il giovane ucciso, Willy, stava a quanto pare cercando di sedare una rissa tra due gruppi. Forse perché conosceva qualcuno. Improvvisamente, secondo le testimonianze, è arrivata un’auto di “rinforzo” ad uno dei due gruppi e tre persone hanno iniziato a picchiare. E’ andato di mezzo il giovane capoverdiano, che si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato, come ha detto una sua amica. Intanto emerge dalle tesimonianze la natura assolutamente pacifica di Willy. Non beveva, non fumava, non faceva uso di droghe, lavorava. Tanto che gli amici lo facevano sempre guidare la sera perché era sempre sobrio e presente a se stesso.

Dramma a Colleferro, città sotto choc

Quattro persone si trovano nella caserma dei carabinieri per l’omicidio del giovane 21enne ucciso a calci e pugni la notte scorsa in largo Oberdan, a Colleferro. La loro posizione è al momento al vaglio. Il giovane è stato preso a calci e pugni al culmine di una lite scoppiata per futili motivi. Soccorso è stato trasportato in ambulanza in ospedale dove purtroppo è arrivato già morto. “Nella giornata di domani il sindaco dichiarerà il lutto cittadino per la perdita di Willy Duarte Montero, il giovane che questa notte ha perso la vita in una violenta aggressione in via Bruno Buozzi. Ci stringiamo intorno alla famiglia ed alla comunità di Paliano per questa perdita inaccettabile”. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook del Comune di Colleferro.

Moffa: si ripropone il tema dell’insicurezza

Colleferro è sconvolta. Chi la conosce bene è Silvano Moffa, già sindaco per due legislatture nonché presidente della Provincia di Roma. “L’ennesimo orribile omicidio perpetrato a Colleferro nel giro di tre anni da parte di gang giovanili. Si ripropone urgentemente il tema della sicurezza della nostra comunità locale”. Così l’ex sindaco di Colleferro, commenta la notizia. ”Si tratta di un tema, purtroppo, finora sottovalutato e sottaciuto, nonostante i ripetuti fenomeni di degrado – continua Moffa – di criminalità comune, di prostituzione e spaccio di droga, di furti e violenze personali registrati, in allarmante crescendo, negli ultimi tempi.

Moffa: la città ha subìto una involuzione

Sappiamo che in generale i fenomeni di insicurezza urbana non vanno confusi con quelli di criminalità, ma è altrettanto vero che, il più delle volte, i due fenomeni si alimentano vicendevolmente. E il fenomeno richiede una cultura della sicurezza e un’azione di prevenzione della criminalità che veda una qualificazione e una maggiore integrazione della polizia locale. Insomma una attenzione alla cura e alla sorveglianza degli spazi pubblici e della mobilità da paese a paese, regole e piani concreti che affrontino strutturalmente il fenomeno. Superando ogni logica estemporanea. A chi chiedere questo impegno concreto se non alle istituzioni?. Ci duole dirlo ma, negli ultimi tempi, la città di Colleferro si è terribilmente involuta. Ed ora piangiamo l’ennesimo brutale assassinio di un giovane lasciato inerme sul selciato da alcuni balordi del sabato sera”, conclude Moffa.