Come in un lager. Arriva anche il collare elettrico per cani

Intervento delle guardie zoofile APG NOA in zona Talenti a Roma in soccorso di un cane al quale era stato applicato un collare a vibrazione anti abbaio. Un metodo barbarico per educare l’animale a non disturbare o ad abbaiare a comando. Ha denunciato l’accaduto un’associazione animalista sulla propria pagina facebook. I proprietari sono stati sanzionati e il collare è stato distrutto. Perché la vendita del collare elettrico che produce vibrazioni dannose per chi lo indossa non è vietata ma lo è il suo utilizzo.

Ancora barbarie sugli animali. Ecco il collare elettrico per non fare abbaiare i cani

La legge non è chiara e le pene sono solo pecuniarie. Insomma poca roba. Così la prossima volta i prorietari di questo cane o di un altro animale domestico ricompreranno il collare elettrico. E staranno solo più accorti a non farsi “beccare” da polizia o vicini di casa animalisti. Perché non c’è un reale deterrente per chi continua ad abusare degli animali. Anche se un recente parere chiesto al Ministro della Salute ha ottenuto una risposta univoca: il cane non può essere educato con modalità punitive.

La Corte di Cassazione ci ripensa. E il collare a impulsi non è illegale.

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’uso del collare elettrico (o collare anti abbaio) provoca maltrattamento con la sentenza n. 15061 del 2007: la produzione di scosse o impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all’animale provocando reazioni varie è incompatibile con la natura del cane. Le conseguenze negative dell’utilizzo di un tale strumento sull’animale possono essere irreversibili. E in ogni caso sono considerate un vero e proprio maltrattamento. Tanto che nel 2013 un’altra sentenza sempre della stessa Corte ha stabilito che l’addestramento con il collare elettrico è basato esclusivamente sul dolore indotto. E incide sull’integrità psico-fisica del cane. Portando l’animale a sviluppare paura, ansia depressione e anche aggressività. Purtroppo nel 2016 la Cassazione è tornata indietro sull’argomento. Stabilendo che i suddetti collari non possono essere considerati dei veri e propri strumenti di maltrattamento. Perché il dolore è solo momentaneo. Tuttavia nessun animale da compagina deve essere addestrato con metodi artificiali che ne possano danneggiare la salute. In definitiva l’uso del collare a impulsi elettrici non è sempre considerato illegale. Ma deve decidere caso per caso.

Assurdo, i collari elettrici sono in commercio e non sono illegali. Andrebbe cambiata la legge.

Ecco perché non è vietata la produzione di collari elettrici né tantomeno la loro vendita. E i collari di ogni fatta e prezzo si trovano in commercio tranquillamente. Su Amazon come sul sito collarepercani.it Ma si leggono bene le conseguenze di questo utilizzo su un essere vivente. Sulle pagine di chi invece gli animali li cura e difende. Come www.animalidacompagnia.it. Non si può decidere di usare uno strumento tale su “Fido” o “Frufru”. Come non si vorrebbe mai che qualcuno lo usasse su un essere umano. E non si capisce davvero come sia possibile che nel 2020 la Giurisprudenza non riesca a produrre un parere univoco e definitivo. Che definisca questi aggeggi per quello che sono: strumenti di tortura animale. E chi li utilizza non deve più essere punito con una pacca sulla spalle e pochi euro da sborsare. Il progresso di civiltà di un Popolo passa anche per la capacità di comportarsi come San Francesco. E chi non la rispetta deve sapere che lo Stato non lascia liberi gli aguzzini. E per dovere di cronaca, sempre a proposito di maltrattamenti segnaliamo che il cane abbandonato sul balcone dalla coppia che aveva litigato è morto. L’animale pur prontamente recuperato dai vigili del fuoco di Ladispoli purtroppo non ce l’ha fatta. Un’esperienza vivente lasciato volontariamente sotto il sole a 40° C è un crimine. E speriamo che i magistrati se lo ricordino.

https://www.ilcorrieredellacitta.com/news/roma-cane-con-collare-a-vibrazione-anti-abbaio-intervengono-le-guardie-zoofile-multa-per-i-proprietari.html