Come stanno i laghi del Lazio? Qualche criticità a Bolsena e Turano, bene gli altri

lago di bracciano (2)

Come stanno i laghi italiani? E in particolare quelli del Lazio? Qualche criticità ma in generale si riscontra un forte miglioramento che ha portato, nelle ultime due stagioni di analisi, a individuare meno scarichi non depurati che negli anni precedenti. È quanto emerge dalle analisi dei laghi laziali effettuate dai tecnici della Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani.

26 i punti monitorati nel laghi della regione

Sono stati 26 i punti monitorati in 10 diversi laghi laziali, sottoposti ad analisi microbiologiche. Di questi, 5 risultano fuori i limiti di legge nel lago di Bolsena e in quello di Turano. Nel primo effettuati 7 prelievi di cui 4 risultati fuori dai limiti di legge: tre giudicati come inquinati e uno fortemente inquinato. Nel secondo, l’unico prelievo effettuato è stato giudicato come fortemente inquinato.

Ben quattro gli esami nel lago di Bracciano

Negli altri laghi monitorati due punti nel lago di Canterno, un punto su quello di Fogliano, due punti in quello di Fondi, tre in quello di Sabaudia, uno nel lago del Salto, tre nel lago Albano, quattro in quello di Bracciano e due in quello di Vico. Tutti questi punti sono risultati nei limiti di legge. “Rispetto ai cinque punti critici – dice Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio – dove ci sono evidentemente scarichi derivati da mancata depurazione, ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni comunali, alle quali consegnamo questi dati perché siano rintracciate le cause e risolti i problemi, senza sostituirci agli organi preposti ma rafforzandone gli aspetti di analisi del territorio.

La Goletta dei Laghi in azione dal 2006

Goletta dei Laghi monitora le criticità dei laghi laziali dal 2006. “I risultati degli ultimi anni nei laghi laziali, in miglioramento, non devono far abbassare la guardia – aggiunge Andrea Minutolo, responsabile scientifico Legambiente nazionale -. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, fatto di turismo di prossimità e di una ricerca della qualità sia ambientale che dei servizi offerti, deve essere colto come un’opportunità da cogliere per fare un definitivo salto di qualità nella nostra regione”.

Meno scarichi rispetto agli anni precedenti

Partner principali della campagna, anche per il 2021, sono il Conou, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati. Il quale grazie alla raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso ha consentito all’Italia di diventare una realtà di eccellenza in Europa nel settore dell’economia circolare. Poi Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.