Come volevasi dimostrare: la benzina sale a due euro per speculare sulle nostre vacanze

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L’avevamo scritto poche settimane fa: la benzina sarebbe risalita in concomitanza con i grandi spostamenti. I listini di benzina e gasolio infatti tornano a raggiungere livelli record, al punto che in alcune zone del Paese i prezzi alla pompa superano i 2 euro al litro anche in modalità self. Lo denuncia il Codacons, che segnala la stangata sugli italiani che hanno deciso di spostarsi in auto per il ponte del 2 giugno. In base al monitoraggio eseguito dall’associazione, i listini hanno toccato livelli altissimi. Ad esempio a Ischia, dove oggi un litro di benzina in modalità servito costa fino a 2,249 euro al litro, 2,130 euro/litro in modalità self, mentre il gasolio arriva a costare 2,189 euro/litro col servito.

Prezzi della benzina abnormi in Sardegna

Prezzi abnormi anche in Sardegna, dove a La Maddalena la verde in modalità self è venduta a 2,109 euro al litro, 2,299 euro col servito (gasolio 2,249 euro/litro servito, 2,059 euro in self). Ma anche a Roma i listini hanno ampiamente superato la soglia dei 2 euro al litro in numerosi distributori. E raggiungono quota 2,160 euro al litro per la modalità servito, 2,069 euro/litro in modalità self. Oggi un pieno di carburante costa circa 20 euro in più rispetto allo scorso anno, e i rincari alla pompa superano in media il 26% sul 2021, determinando una stangata pari a circa 456 euro annui a famiglia solo per i maggiori costi di rifornimento.

Il governo non difende gli italiani dagli speculatori, dalle banche e dal fisco

“È evidente che il taglio delle accise non è più sufficiente, e occorre adottare provvedimenti più efficaci per bloccare la crescita di benzina e gasolio – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi -. Il governo deve impegnarsi a combattere le speculazioni sui carburanti e studiare misure per fissare tetti massimi alla crescita dei prezzi alla pompa”. La verità è che il governo ha fatto davvero poco per difendere gli italiani anche in questo settore. Non ci ha difeso dagli speculatori né dalle banche che affossano le imprese, né dal fisco vorace.