Conclave: il vero protagonista? Il gabbiano del comignolo della Sistina

“Povero gabbiano, hai perduto la compagna…”, cantava con malinconia Gianni Celeste. Ma stavolta il gabbiano in questione non ha trovato conforto tra le onde del mare, bensì sulla vetta più osservata del mondo: il comignolo della Cappella Sistina, durante il Conclave 2025. In un momento di grande attesa e solennità, è bastato un battito d’ali per trasformare l’atmosfera. Il simpatico intruso si è appollaiato con nonchalance sul camino papale, conquistando i cuori (e le timeline) di milioni di spettatori.
Tra ironia e leggenda: il web nomina il gabbiano “Papa Sistino I”
Nel giro di pochi minuti, le immagini del gabbiano solitario hanno fatto il giro del mondo, rilanciate da testate nazionali e internazionali. Ma è sui social, in particolare su X (ex Twitter), che la creatura alata ha davvero spiccato il volo, questa volta verso la viralità.

Gli utenti lo hanno battezzato “Sistino”, lo hanno photoshoppato con tiara e anello piscatorio, e lo hanno perfino investito del titolo di “Papa Sistino I”. C’è chi ha suggerito che fosse un segno dal cielo, chi lo ha definito “l’unico che sa già chi sarà il nuovo Pontefice” e chi, con spietata ironia, ha scritto: “È lui il vero cardinale in conclave”.
La ciliegina sulla torta? Il gabbiano è stato immortalato mentre si posava sulla croce del Redentore in Piazza San Pietro, fissando la folla con uno sguardo così solenne da mettere in ombra perfino la suspense della fumata. Come a dire: “State calmi, so tutto”.
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Non è il primo gabbiano a conquistare il Vaticano: accadde anche nel Conclave 2013
Questa non è la prima incursione aviaria nella storia del Vaticano. Durante il Conclave del 2013, un altro gabbiano — o forse il suo illustre antenato — si posò sullo stesso comignolo, poco prima dell’annuncio di Papa Francesco, diventando anch’egli virale e, per alcuni, un “presagio”. Al punto da ottenere un profilo Twitter personale, seguito da migliaia di utenti incuriositi dalla sua presenza simbolica.
A quanto pare, i gabbiani non vogliono proprio perdersi l’elezione del Papa. E se da secoli sono le colombe a simboleggiare la pace e lo Spirito Santo, oggi sono i gabbiani a incarnare l’attesa, la curiosità e un pizzico di ironia. In fondo, in un mondo dove ogni secondo può diventare un meme, anche un uccello solitario può diventare l’emblema di un evento universale.