Concorsi truccati a Latina: giudizio immediato per l’ex senatore dem Moscardelli

Moscardelli, Latina

Giudizio immediato per i protagonisti dello scandalo dei concorsi Asl a Latina. L`ex senatore del Pd Claudio Moscardelli e i dirigenti Asl Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito compariranno in aula presso il tribunale di Latina il prossimo 21 ottobre. Lo ha stabilito il gip Giuseppe Cario, che aveva firmato le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per i tre accusati di corruzione e rivelazione di segreto d`ufficio.

I fatti sono quelli relativi ai due concorsi Asl annullati perché secondo la Procura di Latina ci sarebbe stato un accordo tra l’ex segretario del Pd e il dirigente Asl per far vincere il concorso almeno a due partecipanti, in cambio di una promozione per Rainone, che era presidente della commissione.

Secondo Squadra Mobile e Guardia di Finanza di Latina, che hanno condotto le indagini, un sistema di favoritismi per “figli di” e uomini legati alla politica affinché superassero le prove per diventare figure amministrative all’interno dell’Asl di Latina.

Proprio sull’inesistenza di questo accordo avevano puntato gli avvocati difensori, Renato Archidiacono, Leone Zeppieri e Stefano Mancini per annullare almeno la misura cautelare, presentando ricorso al Tribunale del Riesame di Roma. Ricorso che, il 21 luglio scorso, era stato respinto. Le motivazioni dei giudici capitolini non hanno intaccato il castello accusatorio e questo anche ha permesso di arrivare al giudizio immediato. Oltre ai tanti elementi raccolti tra cui pure le dichiarazioni dell’Assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, dall’attuale direttore generale della Asl di Latina Silvia Cavalli e del suo predecessore Giorgio Casati.

I 6 candidati raccomandati da Moscardelli

Secondo l’accusa, Rainone, in qualità di presidente della Commissione, aveva rivelato a 6 concorrenti, risultati poi vincitori e assunti dall’Azienda sanitaria, gli argomenti che sarebbero stati oggetto di esame. Il tutto con la complicità di Esposito che avrebbe attestato falsamente la regolarità della procedura dei verbali della commissione. Il prosieguo dell’indagine ha portato ad accertare che due candidati in particolare erano stati segnalati da Claudio Moscardelli al dirigente della Asl che in cambio dell’aiuto richiesto avrebbe ottenuto grazie all’interessamento del segretario Pd presso la Regione Lazio, la nomina a direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria.