Concorsi di Zingaretti, la Lega: “Rispondi, non scappare”

Chissà se alla Pisana ci sarà spazio per un question time della Lega sui concorsi di Zingaretti prima delle politiche del 25 settembre?
Ma è certo che il governatore candidato alla Camera farà bene a precipitarsi a rispondere delle promesse di assunzioni decise sotto gli ombrelloni a Ferragosto.

La Lega attacca sui concorsi di Zingaretti
Il capogruppo della Lega, Angelo Orlando Tripodi (nella foto sopra col governatore), pretende da Zingaretti una risposta precisa sui concorsi decisi dal presidente della regione e soprattutto su una frase colta da noi su Libero nei giorni scorsi e che merita più di un chiarimento a tutela della trasparenza.
Circa 600 posti di lavoro nella pubblica amministrazione possono essere decisi anche in base ad una regoletta inventata in prossimità delle elezioni. La riporta Tripodi nell’interrogazione: “All’art.9 (Preferenze e precedenze), di cui alla lettera q) si esplicita nei tre bandi di concorso: ‘coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso’”.
Con questa espressione potrà accadere che chi ha lavorato – anche per un solo anno! – con l’amministrazione godrà di un titolo preferenziale per vincere il concorso. Ovvia, puntuale, conseguenziale la domanda successiva del capogruppo leghista alla Pisana: “Si interroga il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al fine di sapere se nel rispetto del merito e della trasparenza concorsuale i criteri adottati per ritenere lodevole l’operato dei candidati sono da ritenersi conformi ai sensi di legge quale elemento di pari opportunità”.
Interrogazione urgente del capogruppo Tripodi
In sostanza: quella parolina “lodevole” da chi può essere adoperata con riferimento ad un candidato ai concorsi partoriti dalla regione Lazio? Vale, ad esempio, anche per le segreterie politiche degli assessori di Zingaretti? Chi è autorizzata ad usarla, chi ha assunto per via fiduciaria una persona anche per soli dodici mesi?
Ora il Consiglio regionale è ancora in ferie. Ma a settembre una risposta andrà comunque data perché non si può davvero scherzare con i diritti di chi cerca lavoro e non gode dei favori della giunta regionale del Lazio.