Concorso Ripam Unico Assistenti Diplomati 2026, bando per 3.997 posti: domanda, requisiti, come partecipare, i posti disponibili

Concorso Ripam

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Non è il solito concorso pubblico. Il Concorso RIPAM Unico 2026 è stato pubblicato e mette a disposizione 3.997 posti a tempo indeterminato nella Pubblica amministrazione, rivolgendosi direttamente ai diplomati. Una delle selezioni più ampie degli ultimi anni, per dimensioni, distribuzione territoriale e varietà di profili. E riguarda ministeri, agenzie ed enti pubblici in tutta Italia. Il bando è gestito dalla Commissione RIPAM, con il supporto di Formez PA, e prevede assunzioni stabili nell’Area Assistenti. La scadenza per presentare domanda è fissata al 27 gennaio 2026 alle ore 18.

Il maxi concorso RIPAM 2026: i posti disponibili e dove

Attraverso il concorso Ripam si cercano assistenti amministrativi, economici, informatici e tecnici, distribuiti su base regionale. Ogni candidato può concorrere per un solo profilo e una sola regione, una scelta che punta a ridurre le assegnazioni forzate lontano da casa. Il profilo numericamente più rilevante è quello degli assistenti amministrativi, con 2.913 posti, seguiti dagli assistenti informatici (583), economici (498) e tecnici (3). Le amministrazioni coinvolte includono il Ministero dell’InternoINPSAgenzia delle EntrateMEFMinistero della GiustiziaIspettorato del LavoroMinistero della Cultura e AgID.

Il Lazio guida la classifica regionale per numero di posti, seguito da Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna, ma tutte le 20 regioni risultano coinvolte. La scelta della selezione territoriale segna una differenza netta rispetto al passato. Non più maxi graduatorie nazionali indistinte, ma codici concorso legati a profilo e regione, con l’obiettivo di coprire carenze reali negli uffici pubblici locali. Fa eccezione la Valle d’Aosta, dove è richiesta anche la conoscenza della lingua francese, come previsto dallo Statuto speciale.

Concorso RIPAM, requisiti: basta il diploma, ma non solo

Il concorso è aperto a chi possiede un diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale. Non è richiesta la laurea, ma restano validi i requisiti generali per l’accesso alla Pubblica amministrazione: cittadinanza, godimento dei diritti civili, assenza di condanne incompatibili con l’assunzione e idoneità fisica. Per alcune amministrazioni, come Interno e Giustizia, è richiesta una condotta incensurabile, come previsto dalla normativa vigente.

La prova: un solo scritto, niente banca dati

La selezione ruota attorno a una prova scritta unica, svolta con strumenti informatici. 40 quesiti in 60 minuti, tra materie comuni, discipline specifiche di profilo, logica e quesiti situazionali. Non è prevista la pubblicazione anticipata della banca dati, una scelta che punta a premiare la preparazione reale piuttosto che la memorizzazione meccanica. Il punteggio minimo per superare la prova è 21 su 30. Superato lo scritto, entrano in gioco i titoli, e l’esperienza, con punteggi aggiuntivi per lauree, master e dottorati, che possono valere fino a 7 punti aggiuntivi, con un peso particolare attribuito al voto di diploma, soprattutto se conseguito negli ultimi cinque anni.

Sono previste anche riserve di posti per categorie tutelate, tra cui persone con disabilità, volontari delle Forze Armate e personale con esperienza nella PA.

Concorso RIPAM, come presentare la domanda e scadenze

La candidatura va presentata esclusivamente tramite il portale InPA, accedendo con SPID, CIE o CNS. È richiesta una PEC intestata al candidato e il pagamento di una tassa di 10 euro tramite PagoPA. La scadenza è fissata al 27 gennaio 2026 alle ore 18. Dopo quell’orario, non sarà più possibile inoltrare le domande.

Al di là dei numeri, il Concorso RIPAM Unico 2026 rappresenta un passaggio chiave nel ricambio generazionale della Pa. Migliaia di posti stabili, accessibili anche ai diplomati, in un momento in cui molti uffici pubblici soffrono carenze strutturali di personale.